Riforma pensioni 2025, le dichiarazioni del Segretario generale della Cgil Landini e di Luigi Marattin (Pld)
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI LANDINI
Il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini, nell’assemblea generale territoriale torinese del suo sindacato, è tornato a chiedere un intervento sul fisco, dal momento che oggi i redditi da lavoro e le pensioni sono più tassati delle rendite finanziarie, immobiliari e dei profitti. Nei giorni scorsi si è nel frattempo costituito il Partito Liberaldemocratico, che ha scelto come suo Segretario nazionale Luigi Marattin, che come riporta Il Riformista, ha criticato le scelte del Governo in tema di riforma pensioni. Secondo l’ex deputato di Italia Viva, non solo la promessa di Quota 41 non può essere mantenuta, ma non è stata ancora offerta un’alternativa seriamente percorribile alla Riforma pensioni della Fornero.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI MARATTIN
Per Marattin occorrerebbe essere molto onesti con gli italiani, spiegando loro che il sistema pensionistico non regge più e occorre quindi intervenire su di esso in modo responsabile e strutturale. A proposito dei pensionamenti anticipati, Andrea Bosio del patronato Inas-Cisl di Cremona ha voluto ricordare che dietro al loro calo ci sono scelte che li hanno resi meno convenienti per i lavoratori. In tal senso, come riporta cremonaoggi.it, ha voluti ricordare i paletti che sono stati posti a Quota 103, tra cui il ricalcolo contributivo dell’assegno e un tetto allo stesso fino al compimento dei 67 anni, e a Opzione donna, ormai inutilizzata dalle italiane visti i requisiti che sono stati imposti per accedervi.
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