Riforma pensioni 2025, le parole della Premier Giorgia Meloni e l'analisi di Domenico Carrieri, Cesare Damiano e Agostino Megale

RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI MELONI

Domenico Carrieri, Cesare Damiano e Agostino Megale, in un articolo pubblicato sull’Unità, evidenziano la necessità che la prossima Legge di bilancio riveda il sistema di indicizzazione delle pensioni, visto che negli ultimi anni il blocco parziale della rivalutazione ha portato a delle perdite consistenti anche per pensioni non poi di importo così elevato. A proposito della manovra, la Premier Giorgia Meloni ha spiegato che ancora non è stata esaminata alcuna proposta in merito al congelamento dei requisiti pensionistici che dovrebbero aumentare di tre mesi dal 2027 per adeguarsi all’aspettativa di vita, ma non ha escluso che i partiti della maggioranza possano presentarne una nelle prossime settimane. Solo allora se ne potrà discutere.



Cesare Damiano (Ansa)

RIFORMA PENSIONI 2025, LE SIMULAZIONI SULLE RICHIESTE DELL’ANIEF

Si sta parlando molto in queste settimane della richiesta Anief che mira a garantire al personale scolastico il riscatto agevolato della laurea con la possibilità di andare in pensione anticipata a 60 anni. In base alle simulazioni di Repubblica, una misura di questo tipo, oltre ad avere un impatto sui conti pubblici, porterebbe i lavoratori ad avere una perdita sul loro assegno pensionistico (rispetto a un ingresso in quiescenza a 64 anni), che per le donne potrebbe anche arriva a 200 euro al mese.



Sarebbe di fatto il costo di cui dovrebbe farsi carico per avere in cambio la possibilità di lasciare il lavoro prima. Dunque, nel caso le proposte Anief venissero accolte, occorrerà che ogni lavoratore interessato faccia bene i propri conti.

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