Per il rinnovo dell'assegno di inclusione una volta superati i 18 mesi, l'iter è definito dall'INPS, tra PAD e firme sul PSP obbligatorie.

L’INPS ha definito le linee guida necessarie per procedere al rinnovo dell’assegno di inclusione, specificando che i soggetti interessati sono obbligati a firmare il Patto di Attivazione Digitale recandosi fisicamente presso i servizi sociali.

Il percorso da intraprendere affinché si possa beneficiare di una inclusione lavorativa ma anche sociale viene descritto all’interno del sito ufficiale SIISL, dedicato specificatamente a questa funzione.



Come procedere al rinnovo dell’assegno di inclusione

Il rinnovo dell’assegno di inclusione diventa necessario una volta conclusi i 18 mesi previsti dalla prima sottoscrizione. Tuttavia, senza il PAD, l’ente previdenziale non potrà approvare il nuovo ciclo di erogazioni.

Le regole dell’ADI restano invariate rispetto a quelle dell’anno precedente. Potranno quindi farne richiesta i soggetti over 60, i nuclei familiari in difficoltà con minorenni a carico e coloro che sono assistiti dai servizi socio-sanitari riconosciuti dalla Pubblica Amministrazione.



L’aiuto consiste in un contributo economico e in un percorso di inclusione sociale e lavorativa. La durata massima è di 18 mesi, dopodiché si prevede una sospensione di un mese e, se i requisiti restano invariati, la possibilità di rinnovare per un ulteriore anno.

Gli incontri con i servizi sociali

Qualora la proroga dell’ADI venisse confermata, i beneficiari saranno tenuti a partecipare a colloqui periodici presso i servizi sociali, utili a monitorare la situazione familiare, economica e lavorativa, e a verificare il rispetto del percorso di inclusione stabilito.

L’obiettivo degli operatori sarà quello di comprendere se l’iter dovesse subire o meno variazioni a discrezione dell’assistito, effettuando aggiornamenti oppure riconducendo da zero la cosiddetta “analisi multidimensionale“.



Alcune volte gli addetti ai servizi sociali potrebbero richiedere più colloqui, richiedendo la presenza del beneficiario entro 90 giorni dal primo incontro (sarà possibile recarsi nuovamente in sede autonomamente oppure stabilendo un giorno con la risorsa).

L’iter corretto per il rinnovo

Dopo la richiesta di rinnovo dell’assegno di inclusione ed entro 2 mesi dall’incontro presso il Centro per l’Impiego, sarà essenziale sottoscrivere il PSP (patto di attivazione digitale individuale). L’ultimo passaggio sarà quello di andare nel CPI e firmare il PSP (aggiornamento del patto di servizio personalizzato).

Qualora nel sistema risultasse già un aggiornamento la firma apposta in uno dei documenti appena citati, la scadenza per l’update relativa ai 60 giorni diventerà automaticamente di “90“.