RIPRESA E POLITICA/ Le troppe incognite su Bce e regole Ue che frenano il Pil
Sono necessari dei chiarimenti sulle regole che l’Ue chiederà di rispettare in futuro e sull’atteggiamento della Bce per dare uno stimolo all’economia

La postura espansiva di eurogoverni, Commissione e Bce è stata finora un formidabile pilastro della fiducia economica che è riuscito a compensare l’incertezza causata dalla pandemia. Ora, però, cominciano a sorgere dei dubbi. Dopo la fine dell’emergenza verranno ripristinate le regole dell’Ue che impongono priorità del rigore sullo sviluppo, oppure queste verranno revisionate per favorire più sviluppo stesso? La Bce manterrà una politica monetaria super-espansiva?
Alla prima domanda non c’è alcuna risposta mentre dovrebbe già esserci un esplicito indirizzo preliminare. La sua mancanza genera incertezza. L’immagine del futuro retroagisce sul presente e più la prospettiva è rassicurante più il ciclo contingente del capitale viene dinamizzato. Pertanto il non chiarire ora la direzione futura – il fumoso Recovery fund non basta – avrà un impatto negativo sulla ripresa.
Fino a quando, poi, la Bce continuerà a comprare i debiti delle nazioni permettendo loro di farne per quanto serve a basso costo? Quanto debito pubblico tratterrà nel proprio bilancio, sterilizzandolo? E fino a quando? Per esempio, se la Bce tenesse in bilancio un tot rilevante del debito italiano per 20-30 anni, questo verrebbe di fatto cancellato. Gli interessi del debito, inoltre, verrebbero trasferiti dalla Bce a Banca d’Italia che a sua volta li verserebbe al Tesoro italiano. Tale “monetizzazione del debito” è vietata dai trattati, ma la Bce la sta facendo per mantenere la stabilità dell’euro. E non da qualche mese perché tale strumento serve a invertire la deflazione, cosa che la Bce stessa non è riuscita a fare negli ultimi anni. Ma la Bundesbank ha già avvertito che appena possibile spingerà la Bce a un ritorno al rigore, facendo intendere “il prima possibile”, mentre tutte le analisi mostrano che ci vorrà un periodo lungo di super-stimolazione economica e monetaria per riequilibrare l’economia europea.
La Banca centrale statunitense (Fed) ha già annunciato una postura super-espansiva e prolungata che implicitamente comporta una svalutazione competitiva del dollaro contro l’euro a danno del nostro export se la Bce tornasse restrittiva. Non solo ci vuole una chiarimento, ma questo deve essere rapido.
www.carlopelanda.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie di Economia e Finanza
-
BORSA ITALIANA OGGI/ Chiusura a -0,25%, Diasorin a +3,01%(19 gennaio 2021)19.01.2021 alle 17:41
-
CATTOLICA ASSICURAZIONI/ Cda esamina rilievi Ivas e avvia lavori del piano di rimedi19.01.2021 alle 16:22
-
FINANZA/ Snam entra nel Nasdaq Sustainable Bond Network19.01.2021 alle 11:26
-
DISCORSO CONTE/ Le verità scomode su sussidi e ripresa nascoste dal Premier19.01.2021 alle 11:03
-
L'ITALIA DELLE IMPRESE/ Che il "costruttore" Monti vuole rottamare19.01.2021 alle 02:33
Ultime notizie
-
Pronostici Supercoppa Italiana 2021/ Quote e previsioni su Juventus Napoli20.01.2021 alle 00:29
-
Diretta Udinese Atalanta/ Streaming video tv: un recupero delicato (Serie A)20.01.2021 alle 00:24
-
Corinna Larsen vs Juan Carlos/ Amante per 8 anni, minacciata dai servizi segreti20.01.2021 alle 10:49
-
Crisi Governo, Conte da Mattarella/ Cosa succede oggi: gli scenari. Caos Renzi e FI20.01.2021 alle 10:47
-
Diretta insediamento Biden presidente Usa, Inauguration Day/ Video: allarme QAnon20.01.2021 alle 10:54
Tutto su Crisi o ripresa?
-
LA FIDUCIA NON BASTA/ Fortis: tasse e cantieri, l'Italia rischia ancora la crescita 020.01.2021 alle 02:51
-
DISCORSO CONTE/ Le verità scomode su sussidi e ripresa nascoste dal Premier19.01.2021 alle 11:03
-
RIPRESA LONTANA.../ Ecco l'errore del Governo che fa sprecare i miliardi dei ristori19.01.2021 alle 01:15
-
CONFINDUSTRIA/ Grassi: c'è un piano per portare l'Europa nel Mediterraneo16.01.2021 alle 14:39