Risultati definitivi delle Elezioni Federali Germania 2025 con Merz cancelliere e un possibile Governo CDU-SPD all'orizzonte. Tutti gli scenari e gli eletti

I RISULTATI DEFINITIVI DELLE ELEZIONI IN GERMANIA CONSEGNANO UN (POSSIBILE) GOVERNO DI “GROSSE KOALITION”

Con l’82% di affluenza finale e con milioni di tedeschi che sono corsi alle urne per esprimere il proprio voto, i risultati definitivi delle Elezioni Federali Germania 2025 di fatto confermano le impressioni avute ieri sera con proiezioni ed exit poll: nessuna novità, nessun colpo di scena, se non la delusione del BSW che per una manciata di voti rimane tagliata fuori dallo sbarramento al 5% previsto dalla legge elettorale tedesca.



Come da sondaggi della vigilia, è Friedrich Merz il nuovo cancelliere della Germania, con la vittoria della CDU in alleanza con la “gemella” bavarese CSU: resta il rebus della maggioranza (specie sui temi molto divisivi rispetto agli altri partiti di centrosinistra) anche se il combinato disposto di Liberali e Unione con Sahra Wagenknecht rimasti fuori dal Bundestag permette a livello numerico la riedizione della “Grosse Koalition” 4 anni dopo la fine dell’era Merkel. L’appello lanciato subito ieri sera dopo i primi risultati usciti dalle urne ha visto Merz impegnato ad accogliere la possibilità di costruire una coalizione “larga” che non coinvolga però l’altro grande protagonista delle Elezioni Germania 2025, ovvero l’AfD che supera il 20% e raddoppia nettamente i voti del 2021.



In attesa di capire quale saranno le trattative poste dall’Unione dei Cristiano Democratici verso gli altri partiti del prossimo Bundestag, quello che raccontano i risultati definitivi in Germania è una conferma del “cordone sanitario” che permane sulla destra radicale e che pone il prossimo cancelliere già in aperto scontro potenziale con l’amministrazione Trump, che ha spinto in tutta la campagna elettorale per l’apertura al Governo con l’Alternative fur Deutschland. Weidel rimarrà all’opposizione, con però relative polemiche per un elettorato tedesco che quasi al 50% ha scelto i partiti della destra: dopo il fallimento del Governo “semaforo” di Scholz, la SPD in aperta crisi nazionale riuscirà con ogni probabilità a tornare ancora alla guida del Paese, anche se come azionista di minoranza questa volta (proprio come accadde per i vari Governi Merkel).



LE TRATTATIVE COL CANCELLIERE MERZ E LA DISTRIBUZIONE DEI SEGGI AL BUNDESTAG: BSW TAGLIATA FUORI IN EXTREMIS

Se da un lato la leader dell’AfD Alice Weidel si dice pronta a scommettere il sorpasso alla CDU nei prossimi anni, è quasi certo il posizionamento all’opposizione della destra radicale specie dopo i risultati definitivi anche per quanto riguarda l’assegnazione dei seggi nel prossimo Bundestag. La CDU assieme alla CSU raccolgono il 28,5% dei voti di lista (il cosiddetto Zweitstimme), davanti al 20,8% dell’AfD, con il crollo della socialdemocrazia che dal 25% di 4 anni fa chiude oggi al 16,4%: male anche i Verdi di Habeck che calano fino all’11,6% mentre festeggia la Linke che nonostante la fuoriuscita in questi anni della ex leader Sahra Wagenknecht riesce a raddoppiare i voti fino all’8,8%. Esclusi nei risultati definitivi delle Elezioni Germania 2025 sono invece il FDP di Lindner al 4,3% e soprattutto la forte delusione del BSW che per pochissimi voti (circa 13mila) prende il 4,97% finale e non potrà entrare in Parlamento.

Con questi risultati di lista, l’assegnazione dei 630 seggi totali della Camera tedesca è presto che fatta (unita agli oltre 200 parlamentari eletti con il metodo uninominale: saranno in tutto 208 i parlamentari eletti con l’insieme di CDU e CSU, mentre è straordinario il risultato dell’AfD con 152 eletti, frutto dei una valanga di voti presi tra operai e cittadini a basso salario (e in forte contestazione della politica economica tedesca dell’ultimo decennio). Il terzo partito più rappresentato al Bundestag è la SPD con 120 parlamentari, mentre i Verdi si fermano a 85 eletti, appena sopra i 64 della Linke; 1 infine il seggio conquistato dalle minoranze linguistiche (SSW). Dato che 316 è la soglia minima per una maggioranza in Germania, con questi risultati il possibile Governo di “Grosse Koalition” tra cristiano democratici e socialdemocratici potrebbe scattare con 328 parlamentari complessivi. Non sarà facile trovare l’accordo sul programma, specie perché un “cuscinetto” di soli 12 seggi per far passare le riforme non è di buon auspicio per una serena legislatura del cancellerie Merz. Molto più ampio sulla carta sarebbe un Governo di Centro-Destra con Weidel (ben 360 parlamentari potenziali), così come l’aggiunta dei Verdi alla coalizione CDU-SPD: tutti scenari finora dati al ribasso ma non del tutto esclusi in queste immediate ore post-voto.