Raffaele Auriemma e Roberto Marcato, scontro a Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio: "dimostra una ignoranza che è pari al ciuffo che ha"
Raffaele Auriemma contro Roberto Marcato
A difendere Vincenzo De Luca in collegamento c’è il giornalista Raffaele Auriemma che precisa: “tutti sentivamo che la Lombardia e il Veneto volevano ripartire subito, ma anche nel rispetto dei 12940 morti della Lombardia e dei 1206 del Veneto, volete rispettare il dictac del Governo che molti errori li ha commessi quando non ascoltando i suggerimenti dei servizi segreti non hanno chiuso”. Allora Marcato interviene dicendo: “mi scusi, noi che vogliamo aprire le aziende non rispetteremo i morti? Non possiamo mettere la discussione su questi toni, lei non sa quanto soffriamo noi per quei morti, io userei cautela se fossi in lei”, ma Auriemma replica: “io sto ribadendo che di fronte ad una disubbidienza istituzionale che sembrava venir fuori dalla Lombardia e dal Veneto, le Regioni che hanno mietuto le vittime maggiori, De Luca ha risposto così. Ora insegnategli voi come deve fare la politica che siete gli ultimi a parlare di questa storia del Covid”. Marcato però non ci sta e ribatte: “noi in Veneto che siamo un modello da seguire a livello mondiale come ha detto l’Università di Harvard, noi dovremo essere gli ultimi a parlare, forse a lei manca qualche puntata”.
Roberto Marcato a Raffaele Auriemma: “dimostra una ignoranza che è pari al ciuffo che ha”
Allora Raffaele Auriemma ribatte: “ma lei dove si informa?” ma il politico della Lega replica: “si informi lei. l’ignoranza in certi casi è una colpa grave”. Auriemma però non demorde: ” l’ignoranza è quella che fa parlare lei che si permette di dire dove mi informo”. Allora Marcato, con tanto di foglio alla mano dice: “30mila e 461 campani dal 2011 al 2019 sono venuti a curarsi in Veneto. Se vuole parlare di numeri, si deve informare”, ma dallo studio interviene Paolo Del Debbio per placare gli animi: “parlate uno per volta”. Nonostante l’invito di Del Debbio, Roberto Marcato difende la sua posizione: “il presidente Zaia ha detto noi siamo pronti per partire, non ha detto a prescindere da quello che decide lo Stato noi apriamo, lei dimostra una ignoranza che è pari al ciuffo che ha”. Ad Auriemma non resta altro che replicare: “di fronte alle sue offese non posso neanche essere scalfito, si capisce che le hanno passato una velina con i numeri qualcuno dei suoi e mi sta leggendo le stesse cose che ho sentito ieri da Salvini”.
