Pronta la riforma del Governo sul ddl costituzionale per fornire poteri legislativi e competenze a Roma Capitale: cosa prevede e come cambierà
VERSO DDL SU ROMA “LEGISLATIVA”: IL GOVERNO MELONI SPINGE PER LA RIFORMA COSTITUZIONALE
Dovrebbe sbarcare domani in Consiglio dei Ministri la riforma sui poteri di Roma Capitale, messa a punto dalla Ministra delle Riforme Elisabetta Casellati e pronta alla modifica costituzionale per inserire poteri legislativi particolari al Campidoglio. Con un provvedimento tutt’altro che “d’emergenza”, l’input del Governo Meloni è di dare una gestione di alcune delle competenze ad oggi in seno alla Regione Lazio per provare ad accelerare la crescita della Capitale (schiacciata da mala gestione, eventi quotidiani e complessità nei trasporti tra siti storici e strutture del territorio).
Nel penultimo CdM prima della pausa estiva il Governo potrebbe portare a Palazzo Chigi il testo della riforma che già divide opinione pubblica, con pure qualche mugugno anche all’interno del Centrodestra: per FdI e Forza Italia la proposta va nella giusta direzione e occorre accelerare per acquisire i nuovi poteri legislative, mentre fronte Lega si attende il testo per valutare effettivamente la novità previste.
Secondo le stime fatte dall’ANSA, citando fonti di Governo, il ddl di modifica della Costituzione prevede per Roma Capitale una definizione di struttura ad hoc assieme a Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni. Questo significa che Roma non sarà la nuova 21esima Regione d’Italia, ma che avrà comunque alcuni poteri fino ad oggi in capo al Coniglio Regionale del Lazio, guidato dal Centrodestra della Giunta Rocca. Secondo le ultime informazioni raccolte, il ddl su Roma vedrà poteri legislativi specifici al Consiglio Comunale su trasporti locali, commercio, turismo, ambiente, beni culturali e urbanistica.
REGIONE LAZIO: “ECCO COSA RIMARRÀ SOTTO NOSTRO POTERE”
Non verranno invece toccati altri capisaldi delle competenze regionali, così come chiarito dal Governatore del Lazio Francesco Rocca: «Meloni e il Governo, che amano Roma, faranno un disegno di legge bellissimo per dare a tutti soddisfazioni», ma resta sotto il potete del Consiglio Regionale tutta la sanità, la Protezione Civile, così come gli elementi economici e dell’istruzione.
L’iter accelerato del ddl Casellati dovrebbe essere approvato il 30 luglio 2025 in CdM salvo poi proseguire con i vari passaggi in Parlamento, come ogni modifica costituzionale (che dunque potrà sfociare in un prossimo referendum qualora non si avranno i due terzi di Camera e Senato).
Con l’intervento del Governo, chiarisce ancora Rocca, si miglioreranno i servizi che ad oggi «fanno fatica per mancanza di un potere diretto del Campidoglio». Dopo le proteste politiche sulle mancanze della Giunta Gualtieri (Pd), il passaggio che sembra pronto a compiere l’esecutivo punterà a mantenere sotto la Regione Lazio anche rifiuti, energia e agricoltura, oltre ovviamente alla Sanità. In termini di risorse, il Governo punta ad assicurare dallo Stato i fondi necessari senza però squilibrare le spese del bilancio: servirà una nuova legge da approvare sia in Consiglio Regionale che al Campidoglio, per poter portare Roma Capitale ad un nuovo sviluppo legislativo nell’ordinamento.