La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul caso dei quattro bambini Rom, dopo che l’associazione “A buon diritto” di Luigi Manconi aveva presentato un esposto chiedendo di indagare sulle responsabilità del sindaco Gianni Alemanno. Il sindaco, secondo Manconi, avrebbe «omesso completamente lo svolgimento dei suoi doveri», tanto che si potrebbe prospettare per lui l’accusa di «omicidio colposo». Il fascicolo per il momento è intestato ‘atti relativi’ e non vi sono indicati né eventuali indagati né ipotesi di reato. L’indagine è affidata al procuratore aggiunto Alberto Caperna che già aveva ricevuto nei giorni scorsi un’analoga denuncia presentata dal Codacons.
Manconi aveva scritto: «Intendo rappresentare a codesta Procura la necessità di indagare sulla morte di quattro bambini – Fernando Mircea, Patrizia Mircea, Sebastian Mircea e Raul Vasile – avvenuta il giorno 6 febbraio 2011 nel territorio del Comune di Roma e cagionata da un incendio della piccola baracca nella quale erano precariamente alloggiati, ponendo attenzione alle responsabilità di chi avrebbe avuto il compito istituzionale di intervenire a garantire la loro incolumità».
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Spiega il giornalista che il sindaco avrebbe ignorato gli avvertimenti a lui giunti dalle forze dell’ordine, e per questo il suo comportamento sarebbe colpevole: «Le circostanze a mia conoscenza inducono a ritenere che il Sindaco di Roma abbia omesso completamente lo svolgimento dei suoi doveri, tanto da prospettare a codesta Procura che egli debba rispondere ai sensi dell’art.40 cpv c.p. dell’omicidio colposo dei bimbi morti nell’avvenimento tragico che ho indicato, essendo egli rimasto inerte nonostante fosse stato avvertito dei pericoli concretamente incombenti sugli abitanti di quell’insediamento abusivo».
Alemanno, spiega Manconi, avrebbe ricevuto segnalazioni da parte della polizia municipale e di alcuni esperti sul rischio incendi nel campo abusivo di via Appia. Le comunciazioni riportano le date 4 maggio, 13 maggio, 21 maggio, 31 maggio e 7 dicembre 2010. In tutti i casi il sindaco si sarebbe limitato a rispondere di aver allertato «i vari uffici», senza che però nessuna azione concreta venisse messa in campo per risolvere la situazione.