Se la crisi inizia ad allontanarsi per le imprese di dimensioni medio-grandi, sono i piccoli a soffrire ancora della difficile congiuntura economica. È quanto emerge dall’indagine del Centro studi di Unioncamere sul settore del commercio e dei servizi nel IV trimestre del 2010; neanche le compere natalizie, dunque, sono servite a risollevare i piccoli commercianti. La situazione si riflette sulle attese per il prio trimestre del 2011: fortemente pessimiste le piccole imprese, che nel 27% dei casi si aspettano una riduzione del livello delle vendite. Le regioni del Centro Italia, Lazio incuso, non fanno eccezione, con risultati che si attestano intorno alla media nazionale.
A livello nazionale le imprese del settore terziario di dimensioni medio-grandi, con oltre 20 dipendenti, incrementano le loro vendite dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. Ma sono i piccoli commercianti ad attraversare una fase ancora difficilissima: meno 3,6% rispetto ad un anno fa, un dato che pesa gravemente sulla media nazionale (-1,9%). Tra i settori più colpiti ci sono quelli del commercio dei prodotti alimentari e non, mentre – nell’ambito dei servizi – se la cavano bene i trasporti di merci, l’informatica e le telecomunicazioni.
Per quanto riguarda le previsioni sul futuro, il saldo tra imprese con aspettative di crescita e imprese con aspettative di calo delle vendite è -5% a livello nazionale e aggregato. Il dato però si trasforma in un -19% per le piccole imprese, mentre tra le grandi domina l’ottimismo (+18%).
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Il dati del Centro Italia non fanno eccezione: il settore si è contratto complessivamente del 2,1%, ma con differenze sensibili tra le diverse classi d’impresa. I piccoli commercianti perdono il 3,5% rispetto alla fine del 2009, mentre le imprese con oltre 20 dipendenti recuperano lo 0.4%.
Anche le aspettative per il futuro seguono la media nazionale. Il saldo tra imprese con aspettative positive e negative per il primo trimestre del 2011 è pari al -6%. Un dato che si disarticola in modo molto diverso a seconda della dimensione delle aziende: -17% per le piccole imprese commerciali, +17% per quelle di grandi dimensioni.