Dopo essere stata esposta al Philadelphia Museum of Art, la mostra “Michelangelo Pistoletto: From One to Many, 1956-1974” a cura di Carlos Basualdo è approdata al MAXXI e verrà inaugurata il 4 marzo prossimo.
La scelta curatoriale ha privilegiato il primo ventennio dell’attività dell’artista, presentando al pubblico un vasto repertorio di lavori che hanno segnato la storia dell’arte nazionale ed internazionale degli anni ’50, ’60 e ’70; dai primi ritratti ed autoritratti, passando per i quadri specchianti e per gli oggetti in meno, fino ad arrivare ai lavori legati all’Arte Povera.
Michelangelo Pistoletto è un’artista poliedrico, durante la sua carriera ha sperimentato diversi linguaggi e si è servito dei materiali più diversi in una ricerca continua di unione tra arte e vita; c’è un punto fermo che ritorna sempre nei sui lavori: l’interazione, il coinvolgimento “dell’altro”, l’arte come creazione attiva e non solo come qualcosa da contemplare, l’arte come impegno sociale.
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Questa idea di base è diventata sempre più concreta e sempre più articolata fino a sfociare nella fondazione di Cittadellarte a Biella nel 1998, un progetto-laboratorio che ha come principio fondante quello di fare entrare in contatto l’arte con altre discipline quali l’economia, l’educazione, la sociologia, la biologia, ecc.
Carlos Basualdo ha quindi voluto ricreare per la mostra uno spazio-laboratorio per far sperimentare anche al pubblico romano una parte delle attività della Fondazione Pistoletto, essendo essa parte integrante del lavoro dell’artista.
(Michela Dawe)