Le elezioni amministrative si avvicinano e Roma ed altre città laziali sono chiamate al rinnovo del loro governo.
Cosa può determinare un cambiamento reale nella gestione della cosa pubblica? Si può riporre ancora speranza che la prossima amministrazione sappia finalmente interpretare le esigenze di una Città che non ha eguali nel mondo?
Le prospettive non sono le migliori. L’evidenza che abbiamo dinanzi è l’assoluta mancanza di unità, sia tra partiti che nei partiti stessi, mentre le emergenze che stiamo vivendo imporrebbero un nuovo criterio di affronto della realtà che, mettendo da parte le divisioni, valorizzi quello che c’è e quello che di buono vive ed è fecondo nella nostra Città.
È, infatti, facile elencare i mali di una città complessa come Roma.
Ma noi vogliamo essere attenti a quello che c’è di buono e di vero, perché siamo convinti che tener conto della realtà che ci circonda sia l’unica modalità possibile per ripartire purché disponibili a guardare e ad ascoltare. Infatti, Roma è accoglienza ed è catalizzatrice delle diversità; è fatta di tante donne e uomini che, tenacemente, affrontano le sfide del quotidiano; Roma è il cuore dello Stato ed il centro della Cristianità.
Tuttavia tanti sono i settori in cui occorrerà impegnarsi; ne indichiamo qualcuno senza avere la pretesa di esaurirli tutti.
Il territorio
Deve essere ammodernata la rete viaria e potenziato il sistema infrastrutturale, sviluppando sopra- tutto il traffico su rotaia, per garantire una mobilità più facile per i visitatori e per consentire un più agevole scambio di beni e servizi. Occorre che riparta un’edilizia rispettosa del territorio e dell’ambiente orientata verso la ristrutturazione dell’esistente ed in grado di coniugare le esigenze abitative con i criteri di sicurezza degli edifici. I temi della rigenerazione urbana, della riqualificazione delle periferie e degli incentivi dei limitrofi terreni agricoli si apprezzano in termini di preservazione dell’ambiente, di miglioramento della qualità della vita e di occasioni di lavoro e di occupazione.
Le imprese
I settori del turismo, del commercio e dei servizi devono essere valorizzati con interventi significativi in tema di valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico, di una collaborazione più efficiente e di sicurezza pubblica. In questi anni a Roma è cresciuta, da parte di società piccole e medie, l’offerta di servizi ai cittadini ed alle imprese e, dunque, il settore deve essere guardato con particolare attenzione affinché possa porsi come interlocutore competente e privilegiato di altri territori e, finanche, di operatori esteri.
Occupazione giovanile
Ci sembra che la ripresa dei settori indicati possa costituire il giusto volano per il rilancio dell’occupazione, in particolar modo, per quella giovanile. Prospettive interessanti potrebbero, inoltre, aprirsi dal rapporto dell’amministrazione cittadina con la scuola e l’università e da una collaborazione tra queste e il mondo imprenditoriale.
La pubblica amministrazione
È necessaria la semplificazione dei procedimenti amministrativi affinché le imprese ed i cittadini abbiano risposta certa ed in tempi brevi alle loro istanze. La Città deve tornare a dialogare con i cittadini, ad ascoltare ed incentivare quelle realtà che concretamente cooperano per il benessere dei più fragili. Qualunque rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione deve rispondere a criteri di massima efficacia e trasparenza.
Accoglienza
Roma deve riscoprire la sua vocazione di Città aperta a tutti nelle sue forme di accoglienza praticata ad ogni livello. L’accoglienza, difatti, non significa solamente dare una giusta risposta al fenomeno dell’immigrazione, ma è la modalità con cui ogni giorno ci confrontiamo con il problema dell’occupazione, dell’assistenza familiare a nuclei che hanno bisogno di tutto, dell’abbandono degli anziani e delle persone svantaggiate.
Occorre, però, invertire lo sguardo. E’ necessario che ognuno di noi porti avanti il proprio lavoro, laddove è chiamato a farlo, avendo a cuore il bene comune. Non siamo individui che possono compiere le loro scelte indipendentemente dalla realtà che li circonda; siamo persone che si muovono dentro una storia ed un popolo che può (ri)trovare la propria dimensione ideale attraverso la consapevolezza che il bene comune nasce dall’impegno libero e responsabile di ognuno. La PA ha proprio il compito di creare le condizioni più favorevoli perché questo impeto si possa esprimere al meglio.
Ogni giorno incontriamo persone che affrontano mille difficoltà con tenacia e determinazione. Ogni giorno vediamo uomini e donne che con il loro lavoro cercano di migliorare la loro personale condizione contribuendo, al contempo, al bene comune. Queste persone hanno bisogno di essere valorizzate e di poter aderire ad un contesto sociale che offra sostegno umano e professionale.
La Città che desideriamo costruire, dunque, è quella dove la politica sia veramente al servizio della vita sociale; questo è l’approccio con cui ci sentiamo serenamente di poterci confrontare con tutti.