Campionamenti svolti dall’autorità sanitaria competente su alcune bottiglie contenute all’interno di un distributore automatico hanno rilevato la presenza di acqua contaminata riconducibile al marchio “San Benedetto” – Fonte Primavera, sorgente in comune di Popoli (PE) nel formato da 0,5 L PET Naturale. Come detto tra le sostanze ritrovate all’interno dell’acqua che hanno destato l’interesse del Ministero della Sanità vi sono xilene, etilbenzene, trimetilbenzene e toluene. Questi inquinanti appartengono ai cosiddetti IPA, elementi che si formano per combustione incompleta di materiali organici, in particolare legno e combustibili fossili, come il carbone e il petrolio. Come ricordato da ilsavagente.it, il più pericoloso e studiato tra gli IPA è il benzo(a)pirene (BaP), classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) come “cancerogeno di categoria 1, quella di massima pericolosità”. In ogni caso la società San Pellegrino ha ristretto l’allarme contaminazione esclusivamente al lotto 23LB8137E TMC 16/11/2019 oggetto del campionamento. (agg. di Dario D’Angelo)
MISURA PREUCAZIONALE DOPO CONTROLLO
Nelle scorse ore il Ministero della Salute ha diffuso un avviso di ritiro immediato dell’acqua minerale San Benedetto prodotta da Gran Guizza SpA. L’allerta è scattata l’11 giugno e riguarda un potenziale rischio chimico per i lotti che vi abbiamo indicato. Il richiamo, avvenuto su indicazione dello stesso produttore, è scattato a causa della constatazione della «presenza consistente di contaminanti Idrocarburici». Nel comunicato sono state indicate sostanze come xilene, etilbenzene, trimetilbenzene e toluene. Il gruppo San Benedetto ha precisato che «il richiamo si riferisce solo ed esclusivamente all’acqua minerale Fonte Primavera ed imbottigliata presso lo stabilimento di Popoli con il nome San Benedetto e limitatamente al lotto indicato. Si garantisce, dunque, l’assoluta purezza per tutti i prodotti e i lotti non indicati nella comunicazione». La società ha assicurato che «sta collaborando con le Autorità competenti per l’accertamento delle eventuali cause e la risoluzione della problematica». (agg. di Silvana Palazzo)
SAN BENEDETTO RICHIAMA ACQUA PER IDROCARBURI
Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito un nuovo avviso di ritiro immediato di prodotto alimentare dagli scaffali di supermercati e negozi. Nel mirino vi è l’acqua minerale confezionata, e precisamente la San Benedetto prodotta da Gran Guizza S.p.a. Stando a quanto spiega il Ministero, l’allerta è scattata nella giornata di lunedì scorso, 11 giugno 2018, e riguarderebbe non tutte le bottiglie prodotte dalla nota azienda indistintamente, bensì solamente quelle da mezzo litro confezionate in plastica, identificabili dal numero lotto 23LKB6137E, con scadenza al 16 novembre del 2019, e prodotte nello stabilimento di Popoli di Via Statale 17, in provincia di Pescara (Abruzzo). Perché questi prodotti sono stati richiamati? Per via del loro rischio chimico.
“PRESENZA CONSISTENTE DI CONTAMINATI IDROCARBURICI”
Pare infatti che dopo accurate indagini il Ministero della Salute abbia appurato, su indicazione tra l’altro dello stesso produttore, la «presenza consistente di contaminanti Idrocarburici», ed in particolare delle sostanze xilene, etilbenzene, trimetilbenzene e toluene. Per evitare possibili problemi, si consiglia quindi di controllare subito eventuali acque Gran Guizza da mezzo litro, e il numero di lotto, evitando di consumarle. L’azienda, parlando a Il Fatto Alimentare, ha specificato che: «La decisione è stata presa a seguito dei campionamenti svolti dall’autorità sanitaria di competenza su alcune bottiglie prelevate presso un distributore automatico di bevande refrigerate che hanno rilevato una non conformità dovuta al superamento dei limiti per contaminanti idrocarburici aromatici».