Salvatore Maresca, atleta azzurro considerata l’erede di Yuri Chechi per il suo talento agli anelli, che gli è valso la conquista di due medaglie d’oro, quattro d’argento e cinque di bronzo, fra cui l’ultima agli Europei di Basilea, è intervenuto in qualità di ospite nel corso della trasmissione “Dedicato”, condotta su Rai Uno da Serena Autieri e Gigi Marzullo e che ha sostituito per la stagione estiva “Storie Italiane”, in pausa fino all’autunno. Il ragazzo, ribattezzato “Il Thor degli Anelli” per le sue straordinarie qualità da ginnasta che si spera possano regalare ancora numerose soddisfazioni ai tifosi sportivi italiani, ha parlato del suo paese d’origine, Castellammare di Stabia, lo stesso, peraltro, di Gianluigi Donnarumma, estremo difensore della Nazionale italiana.
Serena Autieri ha definito la cittadina campana un luogo non facile in cui crescere e Maresca ha sottolineato la veridicità delle sue parole: “Dagli anni Sessanta è colpita dalla Camorra. Con il passare degli anni anche i giovani si sono stati fatti trasportare da questa scia, purtroppo, ma ci sono anche tanti ragazzi che hanno voglia di investire nel loro futuro e di credere nei loro sogni”.
SALVATORE MARESCA: “SPOSERÒ MARIA PIA”
Durante la sua apparizione televisiva, Salvatore Maresca è stato messo in collegamento con la sua famiglia: erano presenti sua mamma, la nonna Concetta e la fidanzata Maria Pia, con quest’ultima che ha rivelato che i due si sono conosciuti mediante uno scherzo telefonico. “Lui credeva di fare il solito scugnizzo napoletano con le chiamate anonime – ha raccontato –. Io, però, mi affacciai dal balcone e vidi che era lui a farmi lo scherzo. Da quel momento scattò la scintilla”. In merito a un futuro insieme, Gigi Marzullo ha chiesto a Maresca se sposerà la ragazza e lui ha subito risposto di sì.
Impossibile, però, per il portacolori azzurro, non rivolgere un pensiero al padre Luigi, scomparso due anni fa: “Principalmente, al di là della ginnastica, mi piace trasmettere i valori della famiglia, perché ritengo sia bello avere valori e princìpi e capire chi abbiamo intorno. A mio padre dico grazie, perché se io sono quello che sono oggi è solo grazie a lui: negli ultimi periodi eravamo anche amici, gli davo una mano sul lavoro. Tutto quello che io ho fatto è una dedica a lui”.