Il 28 settembre si celebra San Fausto. Questi è patrono di Castellina in Chianti ed è qui festeggiato per ben 5 giorni tra processioni, celebrazioni eucaristiche, mercatini, degustazioni, mostre ed escursioni in mountain bike. Castellina in Chianti sorge tra Firenze e Siena, tra la Val di Posa e la Val d’Elsa: il suo monumento principale è la Rocca, dalla cui torre del XIV secolo si gode la vista più bella su tutte le colline del Chianti.
All’interno del Castello sorge il Museo Archeologico, dove sono custoditi reperti recuperi in gran parte dal sito archeologico etrusco del Tumulo di Montecalvario. Il centro storico di Castellina in Chianti mantiene quella tipica conformazione medioevale, cinta da mura intervallate da torri: al di sotto delle mura c’è la Via delle Volte, un camminamento sotterraneo dove si alternano ristorantini e botteghe artigianali.
San Fausto, la vita del Beato
San Fausto nacque presumibilmente attorno al V secolo in Bretagna, secondo S.Sidonio Apollinare e S.Avito suoi contemporanei.
Diventa monaco presso il monastero di Lérins, dove ancora si trova S.Onorato che qualche anno più tardi rivestirà la carica di vescovo di Arles. Fausto diventa presto secondo abate, succedendo a Massimo divenuto nel 434 vescovo di Riez: Fausto si distingue in particolare in questi anni per la strenua difesa contro il vescovo di Fréjus, Teodoro, della piena autonomia dell’abbazia. Quando succederà a Massimo sulla cattedra di vescovo di Riez, Fausto manterrà fermi i suoi principi, ispirati alla fede, all’austerità della vita in monastero e alla rigida osservanza della regala, senza però mai perdere di vista la cura della sua amata diocesi. Ciò gli varrà l’amore dei suoi fedeli e la stima in particolare di S.Sidonio Apollinare che narra che Fausto durante le sue ferventi omelie gridasse talmente tanto da rimanere rauco.
Fausto fu ad un certo punto coinvolto nelle controversie contro l’arianesimo e l’eretico Lucido, secondo il quale nessuna azione dell’uomo era importante per ottenere la salvezza, la quale era decretata solo ed esclusivamente a discrezione di Dio. I vescovi che parteciparono ai Concili di Arles e di Lione invitarono così Fausto a scrivere trattati contro la predestinazione tanto sostenuta da Lucido e così effettivamente fece: nei suoi scritti Fausto sottolineava che le azioni dell’uomo sulla terra sono finalizzate, se fatte con giustizia e amore, all’entyrata nel Regno dei Cieli. La sua opposizione all’arianesimo però gli valse l’esilio da parte del re dei Visigoti Eurico. Fausto, dopo una vita intensa nel segno della fede, muore nel 495.
Gli altri Beati del giorno
Il 28 settembre si celebrano anche Santa Doda, Santa Eustochia, San Venceslao, San Lobia, San Zama, San Kerrien, San Caritone, san Alodio di Auxerre e San Salonio di Ginevra.