Il 4 giugno ricorre la celebrazione annuale di San Francesco Caracciolo. Il Santo nacque il 3 ottobre 1563 a Santa Maria di Villa negli Abruzzi. I genitori, Ferdinando Caracciolo e Isabella Barattucci, erano di nobili origini. Il giovane Ascanio, poi ribattezzato Francesco, ebbe un’educazione improntata ai principi della religione cristiana e, sin da piccolo, fece ampio uso del talento conferitogli da Dio. Le fonti raccontano come il piccolo fosse devoto a Gesù e a Maria SS. Nella delicata fase della crescita fu colpito da una grave malattia che lo mise a dura prova. Fu durante questo travaglio e questa sofferenza che lui comprese l’importanza di Dio nella sua vita. Decise ben presto di consacrare a lui tutta la sua esistenza. Appena guarito, decise di andare a Napoli dove studiò a fondo la teologia e poi divenne sacerdote. Il suo primo apostolato venne esercitato nella città partenopea dove spingeva i carcerati prossimi alla condanna a morte a riconciliarsi con Dio. Il bene che faceva a Napoli non era, tuttavia, abbastanza per lui e così decise di dedicarsi ben presto a progetti ben più ambiziosi.
Il sacerdote Agostino Adorno decise di fondare un ordine religioso accordandosi con un compagno di studi però con l’intenzione di invitare una terza persona ad unirsi al progetto. Il sacerdote Adorno inviò una lettera d’invito a un tale Caracciolo ma, tuttavia, questa, anziché essere recapitata al legittimo destinatario, arrivò proprio a San Francesco Caracciolo. Egli non appena lesse la proposta accettò senza neppure pensarci conscio che quello era il progetto di Dio. I tre decisero di ritirarsi per 40 giorni nel Convento dei Camaldolesi a Napoli. Scrissero la regola per il nuovo istituto religioso che volevano fondare e poi si recarono a Roma con lo scopo di ricevere l’approvazione. Il Papa Sisto V incoraggiò vivamente l’opera dei tre che, dopo aver ricevuto il suo benestare, si ritirarono a Napoli. Qui Ascanio ricevette la consacrazione e il nome Francesco. La congregazione di nuova fondazione si estese molto velocemente nel Regno di Napoli e in Spagna. Furono però tante le traversie incontrate sul cammino. Il sacerdote Adorno morì e l’incarico di generale dell’ordine fu dato proprio a San Francesco Caracciolo. La sua posizione d’alto livello gli attirò molta invidia da parte di vari personaggi. Egli però sopportava qualsiasi cosa senza timore conservando piena la sua virtù di uomo religioso. Ancora in vita poi operò tantissimi miracoli a vantaggio dei più bisognosi. Nel 1608 il Santo morì ad Agnone.
San Francesco Caracciolo, il secondo patrono di Napoli
A Napoli San Francesco Caracciolo viene ogni anno onorato con feste e sagre. Nella chiesa dell’Annunziata il 4 giugno viene celebrata una messa solenne e, nel giardino antistante la chiesa, viene sempre organizzando un rinfresco con una serie di attività per i bambini. In quest’occasione però si festeggia anche con un pizzico di gastronomia, tradizione e cucina campana grazie alle varie bancarelle che si riuniscono di fronte alla chiesa dove viene celebrato il Santo.
San Francesco Caracciolo, insieme a San Gennaro, è considerato il secondo patrono di Napoli. Napoli, capoluogo della Campania, è una bellissima cittadina ricca di storia, cultura, arte e tradizione. Il patrimonio artistico-culturale napoletano risulta ricchissimo sotto diversi aspetti. Tra le principali attrazioni architettoniche religiose ci sono la Certosa di San Martino, realizzata su delle fondamenta gotiche in perfetto stile barocco, ma anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Basilica dello Spirito Santo, la Basilica di Santa Chiara e la Basilica di San Domenico Maggiore. Assolutamente imperdibili sono poi le rovine di Posillipo, Piazza del Plebiscito e la Fontana del Gigante. Napoli, tuttavia, è molto apprezzata per la tradizione enogastronomica e quella teatrale, popolata da maschere tipiche conosciute in tutta Italia come Pulcinella o Arlecchino.
Gli altri Santi festeggiati oggi
Il 4 giugno ricorrono anche le celebrazioni di altri Santi e Beati, ovvero il Beato Antonio Zawistowski, Beato Stanislao Starowieyski, San Metrofane di Bisanzio, Sant’Ottato di Milevi, Beato Pacifico Ramati da Cerano, San Filippo e Smaldone San Gualterio e Santi Nicola e Trano.