Il 13 settembre si celebra solennemente San Giovanni Crisostomo, la cui leggendaria eloquenza gli ha reso il soprannome di Bocca d’Oro. è celebrato in molte località italiane, tra le quali San Giuliano di Lecce (dove si svolgono esibizioni musicali, spettacoli pirotecnici, processione e degustazione di prodotti tipici locali) e Asola, di cui il santo è patrono e dove viene però festeggiato il 27 gennaio. Nella chiesa di Sant’Andrea di Asola è conservato il busto del santo che, secondo la tradizione, se il giorno delle celebrazioni si rivela lucido allora i raccolti saranno buoni, altrimenti se risulterà opaco l’annata sarà piuttosto scarsa. Nella stessa chiesa è poi conservata anche la mandibola dello stesso S. Giovanni Crisostomo.
Questi è patrono di Asola, piccolo comune in provincia di Mantova e parte delle Terre dell’Alto Mantovano. Il centro storico del borgo ruota attorno alla graziosa Piazza XX Settembre, cinta da eleganti portici e con al centro una fontana con la scultura in marmo di Ercole che sconfigge l’Idra. Sulla piazza si affaccia il Palazzo Municipale e la Cattedrale di S.Andrea Apostolo e S.Maria Assunta, eretta tra il ‘400 e il ‘500 nel tipico stile gotico-lombardo: all’interno sono custoditi il Polittico ligneo policromo raffigurante la Misericordia e un bellissimo organo ottocentesco dipinto dal Romanino. Non lontano dalla chiesa sorge il Museo Civico Archeologico Goffredo Bellini, all’interno del quale è custodito un Atlante Veneto risalente al 1690.
San Giovanni Crisostomo, la vita del Beato
San Giovanni Crisostomo nacque intorno al 350 ad Antiochia: educato cristianamente dalla mamma S.Antusa, Giovanni sin da giovane visse un’esistenza monastica e, alla morte della madre, si confinò nel deserto. Qui visse per ben 6 anni vivendo praticamente da asceta, dedicandosi solo alla preghiera e alla meditazione, mettendo a repentaglio la sua stessa salute fisica. Richiamato in città, divenne diacono prima e sacerdote poi: Giovanni collaborò con la diocesi di Antiochia, diffondendo il Verbo di Dio tramite la sua efficace arte oratoria. Nel 398 Giovanni Crisostomo successe al patriarca di Costantinopoli Nettario, esercitando il suo ministero con una passione tale da suscitare tanta ammirazione quanto astio: fondò ospedali, predicò nelle campagne e si esibì in sermoni severi che colpivano in particolare quei monaci e uomini di chiesa troppo dediti ai vizi e alle ricchezze. La sua arte oratoria era utilizzata da S. Giovanni Crisostomo sempre con molta saggezza, ma ciò non gli risparmiò il richiamo da parte di un gruppo di vescovi capeggiati da Teofilo: dietro questa rimostranza si nascondeva Eudossia, l’imperatrice che più volte era stata colpita dalle parole di Giovanni.
Il Sant’uomo fu così arrestato ed esiliato in Bitinia, ma il giorno dopo un terribile terremoto scosse talmente tanto Costantinopoli da essere stato visto come un segno divino conseguente all’arresto di Giovanni. Eudossia allora, intimorita dalla collera divina, invitò suo marito Arcadio a richiamare subito S. Giovanni Crisostomo dall’esilio: la pace durò poco perché i suoi nemici riuscirono a farlo esiliare nuovamente fino al Mar Nero. Proprio qui S. Giovanni Crisostomo morì nel 407, vessato dai viaggi e dagli acciacchi dell’età. 30 anni dopo il figlio di Arcadio, Teodosio il Giovane, riportò le sacre spoglie di S. Giovanni Crisostomo a Costantinopoli, nella Cattedrale di Santa Sofia dell’attuale Istanbul. Viene venerato anche dalla Chiesa Ortodossa e proprio in Oriente ci sono moltissimi monasteri dedicati al santo protettore dei predicatori e di tutti gli esiliati.
Gli altri Beati di oggi
Il 13 settembre si celebrano anche Sant’Antonino di Carpentras, San Giuliano, Sant’Evanzio di Autun, Sant’Emiliano di Valence, San Bernardo, Sant’Antonino di Carpentras, Sant’Amato di Remiremont, San Marcellino, San Venerio, San Reolo di Reims e Santa Wilfrida.