San Nicola di Bari non è solo apprezzato nella città di cui è Patrono, ma amatissimo in tutte le Chiese del mondo. È anche Patrono dei marinai
San Nicola di Bari, il “Babbo Natale” cristiano
San Nicola di Bari, uno dei santi più venerati sia nella Chiesa orientale sia in quella occidentale, si celebra il 6 dicembre.
Nicola nacque con molta probabilità nel 270 d.C. circa a Patara, una piccola città della Licia e abbracciò ben presto la via religiosa, decidendo di ritirarsi in un piccolo monastero alle porte della città di Myra, oggi chiamata Demre.
Un giorno Nicola venne a sapere di un uomo che, per raccogliere qualche soldo, decise di svendere la verginità delle sue tre figlie, che poca speranza avevano di trovare un buon marito essendo assolutamente prive di dote. Allora, per tre notti e in gran segreto, si avvicinò alle mura della casa dell’uomo, gettandovi dentro dalla finestra borse ricolme di oro.
Questo evento ha giustificato, col passare del tempo, l’identificazione di Nicola in Babbo Natale, che di notte porta doni ai fanciulli bisognosi e buoni di cuore. A questo ha contribuito anche il miracolo dei 3 bambini resuscitati dalla morte, dopo essere stati uccisi da un macellaio.
I miracoli che resero celebre San Nicola di Bari e il furto delle spoglie
La profonda devozione di San Nicola lo portò in Terra Santa: viaggiò in nave ma all’improvviso una tempesta mise in pericolo la sua vita e quella dei marinai. Nicola allora si inginocchiò e pregò, placando l’uragano e garantendo il sicuro arrivo in porto della nave. Da allora San Nicola è considerato il protettore dei marinai.
Quando tornò in Turchia, San Nicola fu nominato vescovo di Myra, per poi essere esiliato a causa delle persecuzioni dei cristiani per volere di Diocleziano. Di nuovo libero, partecipò a al concilio ecumenico a Nicea, dove si esibì in un’accorata lotta contro l’arianesimo, che affermava la natura differente tra Dio e Gesù.
San Nicola morì intorno al 342 d.C. Fu sepolto nella Cattedrale di Myra, fino a quando nel 1087 un gruppo di marinai partiti da Bari rubarono le sante reliquie, in un’epoca in cui avere nella propria città le spoglie di un santo dava prestigio e favore divino.
Le celebrazioni per San Nicola di Bari e il Patronato del capoluogo pugliese
San Nicola, che in Occidente è identificato anche in Babbo Natale, è celebrato il 6 dicembre nella città di Bari, dove viene estratta la manna dalle ossa deposte nella cripta, un liquido considerato miracoloso distribuito a tutti i fedeli pellegrini. La festa inizia all’alba con la messa nella Basilica di San Nicola, con il rito della cioccolata calda da bere nei vicoli della città vecchia e la processione serale.
A Lecco c’è la tradizione di regalare a tutti i bambini una mela rossa decorata con l’immagine del santo, oltre alla Messa in Basilica.
A Orroli alla festa religiosa, si affianca la Sagra de sa Pardula, la fiera zootecnica e agroalimentare e la scenografica cascata pirotecnica.
Nel nord Italia, da Tarvisio a Vipiteno e Malborghetto-Valbruna, il 6 dicembre è il giorno in cui Sant Nikolas fa il suo ingresso nei borghi alpini per distribuire dolcetti ai bambini, affiancato dai Krampus, diavoli al servizio del santo.
San Nicola è Patrono di Bari, capoluogo della Puglia che ha nel suo centro storico il suo cuore più pittoresco, con le stradine pavimentate con le chianche, i sottani, gli archi e le chiese, tra le quali la Cattedrale di San Sabino e la Basilica di San Nicola risalente al 1087: splendido esempio di romanico pugliese, all’interno la chiesa stupisce con il decoratissimo soffitto a cassettoni, la Cattedra di Elia del 1105 e la cripta con le spoglie di San Nicola.
Il centro storico è cinto da mura, intervallate da fortini come quello di Sant’Antonio: da non perdere una visita al Castello Normanno-Svevo, ricostruito da Federico II nel 1223 e alla città nuova, ricca di eleganti edifici e di teatri, tra i quali l’iconico Petruzzelli.
Gli altri Santi del giorno
Il 6 dicembre, oltre a San Nicola di Bari, si ricordano pure Sant’Apollinare di Trieste, San Grigol Peradze, Sant’Obizio da Niardo, Beato Janos Scheffler, Sant’ Asella di Roma e la Beata Angelica da Milazzo.