Il 22 giugno viene celebrato San Paolino di Nola. La domenica successiva al giorno in questione a Nola viene festeggiato il Beato con la Festa dei Gigli. Per tutta la settimana vengono celebrate messe al santo, la festa culmina il pomeriggio di domenica con la sfilata, dove cento uomini trasportano sulle spalle i gigli ovvero otto obelischi scolpiti nel legno che rappresentano le arti che andarono incontro al santo e una barca realizzata sempre in legno che rappresenta il ritorno del santo dal suo viaggio dall’Africa. La Festa di san Paolino da Nola viene celebrata anche a Villamaina, un paese in provincia di Avellino a Ratisbona e a Senigallia dove è il patrono. Nola si trova a pochi chilometri da Napoli fu fondata dagli Ausoni nell’801 Avanti Cristo.
Nel 1548 vi nacque il filosofo Giordano Bruno. Nola è ricca di edifici religiosi per citarne qualcuno: la Cattedrale di Nola, la chiesa di San Biagio, il convento di sant’Angelo in Palco. Tra gli edifici civili ricordiamo la Reggia Orsini. Attorno a Nola sono presenti numerosi siti archeologici tra cui il Villaggio Preistorico, l’anfiteatro romano, il complesso di basiliche risalenti al IV secolo. Inoltre sono presenti il museo storico archeologico e il museo diocesano.
San Paolino di Nola, la vita del Beato
Il nome di San Paolino di Nola era Meropio Ponzio Anicio Paolino, nacque nel 353 nella città di Bordeaux da una famiglia appartenente alla nobiltà romana. Il cognome favorì molto la sua carriera, difatti senza sforzi diventò governatore della Campania. Ebbe la fortuna di viaggiare molto e di incontrare persone importanti. Ad avvicinarlo molto al cristianesimo fu la vicenda spirituale di Agostino Ippona. Durante un soggiorno in Spagna s’innamorò di Therasia. Convolarono a nozze ed ebbero un figlio di nome Celso che morì in età prematura. Il dolore per la scomparsa del loro bambino gli fecero intraprendere un cammino spirituale per il raggiungimento della perfezione evangelica. Vendettero tutti loro beni e il ricavato lo diedero in beneficenza alla gente povera della città. Nel 394 per volontà del popolo, il vescovo di Barcellona ordinò Paolino sacerdote. La sua figura da fedele cristiano, sempre attento alle esigenze degli altri gli fecero guadagnare stima e referenze da parte della gente che si rivolgeva a lui alla ricerca di un aiuto in un momento di difficoltà. Paolino rifiutò tutte le richieste dei vescovi per ritirarsi in una chiesa a Noia di proprietà della sua famiglia.
Affianco alla chiesetta fece realizzare un ospizio e un ospedale riservando per sé, la moglie e qualche amicizia il primo piano per portare avanti una vita ricca di preghiera e lontano dal mondo. Il distacco fu solo parziale, perché continuò a mantenere contatti epistolari con personaggi illustri di quel tempo e spesso interveniva anche nelle questioni civili e religiose. Nella solitudine del convento coltivò la passione per la poesia per poi dedicarsi alla sacra Scrittura. Nel 409 quando l’Italia stava vivendo il periodo più buio caratterizzato dalla caduta dell’impero romano e dalla devastazione ad opera dei barbari, per volontà del popolo Paolino fu eletto vescovo della città. Morì nel 431 qualche anno prima che Roma fu rasa al suolo dal re dei vandali.
Gli altri Beati di oggi
Il 22 giugno si festeggiano inoltre San Giovanni Fisher, San Tommaso Moro, Sant’Albano d’Inghilterra, San Biagio di Verona, Sant’Everardo di Salisburgo, San Flavio Clemente, Santi Giulio e Aronne, San Gregorio I di Agrigento, San Niceta di Aquileia, San Suibne.