Attilio Fontana contesta classifica del Ministero della Salute sulla Sanità italiana: “parametri cervellotici, attacchi ingiustificati contro la Lombardia”

LA CLASSIFICA DEL MINISTERO “DECLASSA” LA LOMBARDIA SULLA SANITÀ: LA REPLICA (NETTA) DEL PRESIDENTE FONTANA

L’antefatto della dura presa di posizione del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è quella classifica sulla qualità di cura e Sanità delle varie Regioni, con il territorio lombardo “declassato” al settimo posto generale (con il Veneto primo): non è però un’attacco campanilistico quello del Governatore leghista, ma una sottolineatura importante per far emergere le disparità tra i parametri del Ministro della Salute e la realtà di altre classifiche e giudizi. Intervenuto sia stamane al margine di un evento al Pirellone, sia nel programma “Pomeriggio 24” su Rai News24, il Presidente Fontana da un lato difende la sanità lombarda, dall’altro rileva tutte le perplessità sui metodi utilizzati dalla burocrazia del Ministero guidato da Orazio Schillaci.



«Inaccettabili», «burocratici», «cervellotici»: così il Governatore di Regione Lombardia definisce i parametri indicati dal Ministero per il funzionamento della sanità. Come spiega ancora Fontana, tali parametri si rifanno a codici particolati predisposti dai burocrati interni al Dicastero e non avrebbero la più pallida idea «di quale sia la realtà dei territori». Nello specifico della retrocessione lombarda, il Presidente sottolinea come sia dipesa da 1400 ricoveri in ospedale pediatrico, quando ogni anno «realizziamo qualcosa come 1 milione e 350mila ricoveri». Per Fontana sarebbe clamoroso che una retrocessione dal quinto al settimo posto, imposta dal Ministero, utilizzi parametri incompleti e da rivedere. Nel confronto coi giornalisti fuori dal Palazzo della Regione i toni di Fontana sono anche più espliciti, arrivando a dire che una classifica del genere è una sonora “putta*ata”.



“PARAMETRI CERVELLOTICI E BUROCRATICI DEL MINISTERO”: COSA CHIEDE IL GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA

Come ha aggiunto sempre Fontana nell’intervista su Rai News24, riferendosi ancora alla classifica delle Regioni, i metodi scelti dal Ministero sono «questioni cervellotiche che hanno l’obiettivo di penalizzarci»: parametri che da mesi la Lombardia aveva già contestato al Ministero della Salute, ben prima che fosse stilata la classifica sull’anno 2024. Codici che si riferiscono ad un confronto complesso tra Regioni e aziende sanitarie, ma che non riconosce il pieno funzionamento della Sanità a livello locale: richiamando alla necessità di impostare l’Autonomia differenziata in Lombardia, Fontana lamenta i continui attacchi ingiustificati da Roma, «Qui prima le cose le facciamo, in altre parti del Paese se ne dicono tante».



A far imbestialire ulteriormente il giudizio del Governatore Fontana è il parallelo giudizio dato dalla autorevole rivista “Newsweek” che inquadra l’ospedale Niguarda di Milano come il 37esimo nosocomio migliore al mondo, con 5 dei primi 10 ospedali italiani che sarebbero appunto lombardi. «Qualcosa non funziona», lamenta il Presidente leghista vedendo la classifica del Ministero e le altre internazionali, «purtroppo noi siamo la regione che ottiene più cittadini che vengono a curarsi da fuori dalla nostra regione». Questo elemento farebbe intuire sul “campo” che la Sanità lombarda quantomeno non possa essere considerata al settimo posto della classifica in tutto il Paese. Tra questo e la classifica di “Newsweek” emerge una realtà ben diversa secondo Fontana: la qualità degli ospedali è mediamente eccellente e così pure quella della Sanità, tutto è perfettibile ovviamente ma arrivare a “bocciare” è tutta un’altra storia.