Santa Bibiana si celebra come ogni anno il 2 dicembre. La Beata è la protettrice dell’epilessia e delle malattie mentali ed è la patrona di un paesino, appunto Bibiana, situato nella città metropolitana di Torino. Qui, in occasione della ricorrenza della festa patronale, ogni 3 dicembre il paese si rianima, acquista luci e colori che, nel suggestivo scenario montano, ne fanno una delle commemorazioni religiose più sentite. Una particolarità legata alla festa di Santa Bibiana riguarda un proverbio, diffuso in molte regioni e riportato oralmente da secoli in vari dialetti.
Il proverbio dice che se piove il giorno di Santa Bibiana, pioverà un giorno, un mese e una settimana. Bibiana, allora appena quindicenne, morì dopo cinque giorni e Aproniano dispose che il corpo fosse lasciato ai cani randagi. Questi però non lo toccarono minimamente e le spoglie vennero portate al palazzo del padre sotto la custodia di una parente. Attualmente le reliquie della Santa sono conservate nella Chiesa di Santa Bibiana a Roma.
Santa Bibiana, la vita della Beata
Santa Bibiana, nota anche come Viviana o Vibiana, fu una giovane vergine romana che morì martire, come al tempo accadeva a molti cristiani. Questi ultimi, infatti, erano considerati dai pagani come portatori di sciagure e gli venivano attribuite colpe in maniera totalmente arbitraria. Fu così anche per Bibiana e la sua famiglia, presi di mira dall’allora governatore romano Aproniano. Costui, in battaglia, aveva perso un occhio ed era, senza ombra di dubbio, convinto che la sfortuna dipendesse dalla magia nera esercitata dai cristiani e pertanto si prefisse l’obiettivo di estirparli tutti. Il padre di Bibiana, Flaviano, subì l’ira dei pagani e venne bruciato in viso con un ferro arroventato, dopo di che fu esiliato ad Acquapendente, dove rimase ben poco perché nel giro di pochi giorni morì tra stenti e sofferenze. A Dafrosa, la madre di Bibiana, non capitò sorte migliore, fu infatti decapitata poco fuori dalla città. Per Bibiana e Demetria, la giovane sorella, fu deciso un lungo martirio, con un’incarcerazione di cinque mesi, durante i quali furono numerose le privazioni e le atrocità.
Demetria morì, priva di forze, ai piedi del giudice che la interrogava, dopo aver confermato la sua fede cristiana. Per Bibiana, invece, il patimento non era ancora finito, infatti venne nuovamente incarcerata, ma questa volta la sua compagna di cella fu Rufina, una donna dai facili costumi che ebbe il compito di indurla al male. Bibiana però non si lasciò persuadere, mantenendo illibata la propria purezza. Aproniano, accecato dalla rabbia, non avendo altro modo per corrompere la giovane vergine, la legò ad una colonna e la flagellò a piombate, vale a dire utilizzando fasci di verghe uniti a pallini di piombo.
Gli altri Santi di oggi
Il 2 dicembre si venerano anche: San Silverio: papa del XVI secolo, spogliato del suo titolo e costretto all’esilio dove morì, a seguito di numerose tribolazioni, proprio il 2 dicembre perché non volle affidare le pecore del Signore ad un eretico; Beato Giovanni di Ruysbroeck: canonico profondo conoscitore delle Sacre Scrittore e gran maestro nell’invitare il popolo a guardare il cielo; Sant’Abacuc: antico profeta biblico; Beata Maria Angela Astrorch: suora clarissa cappuccina, nota per aver fondato alcuni conventi, fu beatificata da Papa Giovanni Paolo II; Beato Raffaele Chylinski: francescano che ispirò molti uomini grazie al proprio esempio; San Cromazio d’Aquileia: vescovo particolarmente stimato per i suoi commenti alle Sacre Scritture e per la sua capacità di mediare nella disputa sulla loro interpretazione.