Il 9 marzo è la festa di Santa Francesca Romana, che nasce con il nome di Francesca Bussa de’ Leoni ed è stata una religiosa molto attiva per la divulgazione della fede cattolica. Oggi all’interno del monastero di Tor de’ Specchi sono conservati un dito e le vesti della Santa ma è ovviamente la Chiesa di Santa Maria Nova che è il centro del suo culto. Nella data del 9 marzo, infatti, viene apera la chiesa a tutto il pubblico che vuole porgere omaggio alla Santa e le suore del monastero regalano a tutte le partorienti delle fettucce di stoffa precedentemente benedette. Ogni 25 anni, inoltre, le sue spoglie vengono traslate dal tempietto e poste alla vista dei fedeli, con una solenne celebrazione pubblica alla quale prendono parte anche le autorità politiche cittadine.
Santa Francesca Romana viene rappresentata nell’iconografia classica con il suo angelo custode e con del pane. Viene considerata la santa protettrice degli automobilisti, poiché nei suoi scritti raccontava del suo angelo custode pronto ad indicarle sempre la via da seguire, ma anche delle vedove e degli oblati. Inoltre è la Santa Protettrice della città di Roma, insieme a Pietro e Paolo. Il suo nome è stato da secoli invocato per proteggere le popolazioni dalle epidemie di peste e per invocare le anime del Purgatorio. La sua vita e il suo impegno per la Chiesa cattolica hanno ispirato anche l’artista Antonio Caldara nella realizzazione del suo “Il trionfo della castità ovvero Oratorio per S. Francesca Romana”, un’opera musicale che inizialmente poteva essere eseguita esclusivamente all’interno dell’abbazia di San Martino al Cimino.
Santa Francesca Romana, la vita della Beata
Santa Francesca Romana nasce a Roma nel 1384 da una nobile famiglia che la educa nel modo migliore. A soli 12 anni il padre decide di darla in sposa a Lorenzo de’ Ponziani: da questo matrimonio nascono tre figli ma due di questi muoiono molto giovani per colpa di un’epidemia di peste. Nel 1425 Francesca decide di aderire alle oblate della Vergine della chiesa di Santa Maria la Nova che hanno acquistato con i soldi delle offerte una casa per vivere insieme in preghiera e penitenza. La donna, però, si unisce alla loro vita in comune solo dopo la morte del marito, avvenuta nel 1436. Fin da subito assume la guida della congregazione e vive e lavora al suo interno fino al nove marzo del 1440, quando muore a Roma. La salma viene sepolta all’interno della chiesa di Santa Maria la Nova e fin da subito diviene oggetto di pellegrinaggio dei fedeli. Proprio per questo motivo la Chiesa decide di canonizzarla nel 1608 per volere di Papa Paolo V. Successivamente a questo evento, la sua salma viene spostata sempre all’interno della stessa chiesa ma in un tempietto che è stato progettato direttamente da Bernini. La Chiesa parla di Francesca Romana come esempio di impegno verso i bisognosi ma anche come amore per gli altri e per la fede, sempre fra i primi interessi della Santa che non esita a rinunciare a tutte le sue ricchezze, una volta rimasta vedova, per dedicarsi a Dio e ai più bisognosi.
Tutti gli altri Beati di oggi
Nello stesso giorno del 9 marzo, la Chiesa cattolica festeggia fra gli altri anche San Domenico Savio, la vergine Santa Caterina da Bologna, il vescovo San Paciano di Barcellona, i quaranta martiri di Sebaste tutti santi, San Vitale e San Bruno Bonifacio.