Il ministro della Salute Orazio Schillaci sulla commissione Nitag: "Sui no vax rifarei tutto". E sulla legge Lorenzin: "Non si tocca, obbligo vaccini resta"
È bastata la decisione di azzerare la commissione consultiva sui vaccini per finire sulla graticola, ma il ministro della Salute Orazio Schillaci tira dritto. In questi giorni è rimasto in silenzio, evitando spiegazioni e, quindi, ulteriori polemiche. Un silenzio che rompe al termine dell’informativa del collega Antonio Tajani, ministro degli Esteri, alla Camera.
Al Fatto Quotidiano ha assicurato di sentirsi molto tranquillo attualmente, prima di riservare una stoccata ai colleghi di Fratelli d’Italia, perché “la sanità non dovrebbe essere politicizzata”. Ma critiche sono arrivate anche dalla Lega. Probabilmente anche per questo ha ribadito di essere un tecnico, infatti è docente di Medicina nucleare ed ex rettore dell’Università Tor Vergata.
Non vuole strumentalizzazioni Schillaci, perché quello di cui si occupa è un tema di tutti, ma non vuole neppure tornare indietro. Infatti, nell’intervista ai microfoni di Giacomo Salvini ribadisce che rifarebbe tutto. “Devo dire che è stata una cosa un po’ montata”, ha però evidenziato Schillaci, segnalando che quella commissione fa parte di un dipartimento del ministero, non è sua e negli ultimi anni non era neppure stata convocata.
IL CASO DELLA COMMISSIONE AZZERATA
Schillaci, comunque, non ha alcuna intenzione di riformare quella commissione, del resto si possono percorrere altre strade. Ma ci tiene a sottolineare come sia stato creato un caso per “un organo consultivo di un dipartimento, e non del ministro, che non era mai stato convocato”. Quindi, è stata data alla questione più importanza di quella che avrebbe meritato. “Non era una commissione così importante”.
Eppure, la sua decisione avrebbe irritato la premier Giorgia Meloni, perché quella revoca non era stata concordata. Ma Schillaci sente ancora la fiducia della presidente del Consiglio, che comunque ha sempre parlato di un governo “pluralista” e “aperto al confronto”, anche per quanto riguarda i vaccini.
OBBLIGO VACCINI, IL MURO DI SCHILLACI
Dall’intervista traspare il ‘muro’ del ministro della Salute contro chi vuole politicizzare la sanità. “Io rispetto tutte le opinioni, ma il mondo scientifico ha delle regole. Devono parlare di vaccini solo gli esperti del tema”. Non vuole neppur sentir parlare di modifiche alla legge Lorenzin sull’obbligo vaccini, che la Lega vorrebbe rimettere in discussione: “Non è nel programma del centrodestra. La riforma della legge Lorenzin non c’è, non me ne ha mai parlato nessuno e non è all’ordine del giorno”.