Il principale protagonista di Scialuppe a mare è l’attore americano Jeff Chandler nato a Brooklyn nel dicembre del 1918 e scomparso a Los Angeles il 17 giugno del 1961. La sua morte avvenne durante un intervento chirurgico dell’ernia al disco e fu evidenziato dalla stampa dell’epoca con un caso di malasanità. La sua carriera nel mondo del cinema era iniziata nel 1945 con il regista Richard Thorpe per il film Luna senza miele. Tra le tante pellicole di cui è stato protagonista ricordiamo La tratta degli innocenti, Spada nel deserto, Hong Kong, L’autocolonna rossa, Kociss l’eroe indiano, Il re dei barbari, I pionieri dell’Alaska, La tragedia del Rio Grande, Vento di passioni, I ribelli del Kansas e tanti altri. L’artista sposò nel 1946 Marjorie Hoshelle con la quale ebbe due figlie.
Jeff Chandler protagonista
Scialuppe a mare va in onda su Rete 4 per il pomeriggio di oggi, giovedì 24 settembre, a partire dalle ore 16:40. Si tratta di una pellicola realizzata nel 1956 negli Stati Uniti d’America da diverse case cinematografiche tra cui la Universal International Pictures. La regia del film è stata curata da Joseph Pevney con soggetto tratto dal romanzo scritto da Kenneth M. Dodson mentre l’adattamento e la sceneggiatura è stato firmato da Ted Sherdeman. Il montaggio è stato eseguito da Ted J. Kent, il ruolo di direttore della fotografia è stato affidato a William H. Daniels mentre nel cast sono presenti Jeff Chandler, George Nader, Lex Barker, Julie Adams e Keith Andes.
Scialuppe a mare, la trama del film
Ecco la trama di Scialuppe a mare. Ci troviamo nell’oceano Pacifico nell’anno 1943 con le forze armate americane che si sono unite a quelle britanniche per contrastare la Germania nazista e il Giappone imperialista. Mentre lo scontro infuria praticamente in tutto il mondo, un ufficiale della marina americana si sta occupando del comando di una nave da trasporto che deve fungere da supporto per le truppe, per il famoso sbarco in Normandia e in tutte le altre zone logisticamente e strategicamente sensibili.
L’ufficiale deve dar prova di grande coraggio in quanto, nel briefing prima di partire con l’operazione, è stato evidenziato come ci siano numerosi punti interrogativi su quest’azione e soprattutto come i pericoli siano molteplici. Le difficoltà sono anche dovute al fatto che l’ufficiale è chiamato a gestire un equipaggio formato esclusivamente da nuove leve che, evidentemente, non hanno alcun genere di esperienza per questo genere di situazioni. A tal proposito il suo compito sarà anche quello di formare nel poco tempo a disposizione, le giovani leve affinché possano affrontare gli innumerevoli pericoli imposti dal conflitto mondiale.
I suoi metodi di addestramento sembrano in più occasioni eccessivamente rudi, il che contribuisce ad aumentare enormemente la tensione all’interno dell’equipaggio, anche in ragione del pericolo che si sta correndo. L’ufficiale avrà pochissimo tempo a disposizione prima che la sua nave e i suoi uomini si trovino di fronte al nemico dove evidentemente non sono ammessi errori e distrazioni di alcun genere. Dovrà assicurare che tutti gli uomini sotto il suo comando possano essere pronti a fronteggiare ogni genere di situazione e soprattutto ad evitare la possibile cattura da parte dell’esercito nemico. Una volta che si entrerà in azione, ci sarà maggior sintonia tra l’ufficiale e i suoi sottoposti e con tutto l’esercito, in quanto si capirà il motivo dell’eccessiva foga con cui lo stesso ufficiale ha gestito la fase di addestramento.