Dopo il caso di Elena Maraga, la Fism ha proposto un codice etico per i docenti: regolerà la loro presenza pubblica sui social network
Dopo l’annuncio poco più di un mese fa – era il 20 marzo e ve ne avevamo parlato in quest’altro articolo – alla fine la Federazione nazionale scuola materna (la Fism) ha concluso i lavori per redigere il codice etico per i docenti grazie al quale si dovrebbero evitare casi come quello della docente Elena Maraga che è finita nell’occhio del ciclone dopo che alcuni genitori della scuola cattolica in cui insegnava hanno scoperto il suo profilo sulla nota piattaforma per adulti OnlyFans: allo stato attuale il codice etico per i docenti sembra essere limitato alla comunità scolastico di Treviso, ma l’aspirazione della Fism è quello di estenderlo a tutto il territorio nazionale per gli istituti che fanno parte della Federazione.
Complessivamente, per ora non è ancora chiaro cosa contenga nel concreto il codice etico ma la presidentessa Fism Simonetta Rubinato ha spiegato che cercherà di regolare l’uso dei social network – e di internet in generale, là dove sia possibile risalire al soggetto che pubblica determinati contenuti – facendo sì che ogni pubblicazione sia coerente all’impegno formativo preso nei confronti dei ragazzi: il codice verrà sottoposto all’attenzione del docente in fase di firma del contratto con la scuola, fermo restando che la mancata firma – ovviamente – precluderà la possibilità di svolgere quella carriera.
Il commento della docente licenziata dalla scuola parrocchiale per il profilo OnlyFans: “Codice etico per i docenti? Non lo firmerei”
Seppur dalla Fism abbiano chiaramente precisato che il codice etico per i docenti era allo studio già da molto prima del caso di Elena Maraga, collegare i due eventi risulta piuttosto semplice con l’ipotesi che la docente trevigiana abbia portato ad un’accelerazione dei lavori: il suo caso – dicevamo già prima – è scoppiato sul finire di marzo quando su segnalazione da parte di un genitore è venuto alla luce il profilo OnlyFans della docente sul quale pubblicava (e pubblica) contenuti hot rivolti ad un pubblico pagante.
Inizialmente la docente con il profilo su OnlyFans era stata temporaneamente sospesa dalla scuola parrocchiale di Treviso, ma dopo l’insistenza da parte dei genitori – disse lei stessa, a malincuore – decise di dimettersi dall’incarico: oggi, continuando a vendere le suo foto online e rivendicando la sua scelta ritenuta tutt’altro che illegale, commentando il codice etico ha ironicamente spiegato che “se mi avessero proposto di firmarlo (..) sicuramente avrei scelto di non fare questo mestiere” dato che dal suo punto di vista “la libertà viene prima di tutto”.
