Alcune scuole degli Usa stanno eliminando i divieti di utilizzo di ChatGPT e altri strumenti di intelligenza artificiale per gli alunni. Inizialmente, come riportato dal New York Times, i timori erano che questi venissero utilizzati per copiare durante i test oppure per i compiti a casa, ma adesso molti insegnanti si sono resi conto che non possono controllare questo fenomeno. Al contrario, possono utilizzarlo a proprio favore.
I primi istituti a sperimentare l’uso di piattaforme come ChatGPT insieme agli stessi allievi sono stati quelli della contea di Walla Walla, nello Stato di Washington. In totale ci sono 5.500 studenti coinvolti nell’esperimento. Essi, insieme a un centinaio di insegnanti, hanno preso parte a un seminario di un giorno sull’intelligenza artificiale per comprendere i suoi potenziali scopi. “Voglio che gli studenti imparino a usarla”, ha detto Yazmin Bahena, docente di studi sociali bilingue della scuola media. “Cresceranno in un mondo in cui questa è la norma”.
Scuole americane eliminano i divieti su ChatGPT: la svolta nel Walla Walla
A pensarla in questo modo è anche Wade Smith, il sovrintendente delle scuole pubbliche di Walla Walla. “Il mondo che i nostri figli erediteranno sarà pieno di intelligenza artificiale e dobbiamo assicurarci che siano ben attrezzati per questo, sia i vantaggi che gli svantaggi. Mettere la testa dietro le tende o sotto le lenzuola e sperare che tutto scompaia semplicemente non è la realtà”, ha affermato. Allo stesso tempo, però, non possono essere accettati i compiti scolastici realizzati con ChatGPT, con citazioni inesistenti ed errori grotteschi. È per questo motivo che la chiave è l’istruzione. “Semplicemente all’inizio non ne sapevamo abbastanza su questo strumento. Ora sappiamo come supportare i docenti e gli studenti nel suo utilizzo”.
Il distretto americano ha istituito un comitato consultivo sull’intelligenza artificiale composto da quindici presidi e insegnanti. Essi hanno studiato i potenziali vantaggi e le sfide derivanti dall’accesso degli studenti ai chatbot basati sull’intelligenza artificiale e prevede di fornire maggiore formazione sugli strumenti per i docenti. Il consiglio per gli studenti è ora quello di iniziare a mettere alla prova i chatbot, ma essendo sempre critici nei confronti dei contenuti prodotti.