Mentre i nostri buoni fruttiferi, depositati alla posta per la vecchiaia, volano in tasca ai Benetton, il Campionato di Serie A gioca le sue ultime giornate stancamente, anche se con qualche sorpresa. I Gobbi sono alla frutta. Anche stavolta, come col Milan, in vantaggio di due reti hanno rischiato di prenderle dal Sassuolo. Sarri doveva dare un gioco splendido ai bianconeri e invece si trova a sperare nelle individualità per salvare partite, scudetto e se stesso. Per il tricolore ha avuto la fortuna che le inseguitrici più vicine hanno giocato a ciapa no: l’Atalanta, di nuovo vincitrice alla grande, a inizio campionato, Lazio e Inter nelle ultime gare.
Sta giocando benissimo il Milan in questa fase della Serie A. Pioli e’riuscito a correggere la testa dei casciavit che ora corrono, si aiutano l’un l’altro e vincono in scioltezza nonostante giochino in dieci, Ibra è un pilone fermo in mezzo al campo.
Il Napoli, a Bologna, non è riuscito ad andare al di là del pareggio favorendo così la Maggica per il quinto posto. Questa ha sconfitto un Verona volitivo che gioca sempre bene ma spesso butta le partite. L’Inter è scesa a Ferrara con la ferma intenzione di conquistare il secondo posto in solitaria. Non avesse scialacquato punti nelle ultime quattro partite l’ambizione sarebbe stata molto più elevafa. Gioca Eriksen dietro Lautaro e Sanchez. Di Biagio risponde con la Spal schierata con uno scolastico 4-4-2. La Beneamata attacca, cerca di aggirare la difesa della Polisportiva ma non arriva mai ad impensierire il lungo portiere avversario. I biancoblu reagiscono con qualche contropiede finalizzato da Petagna. Un palo per i nerazzurri, una traversa per i ferraresi. Le squadre sono ben schierate in campo, merito dei tecnici. D’altra parte l’allenatore è come il contadino: può portare la mucca al torrente, se questa non beve non è colpa sua. Non so chi abbia ideato questa massima, però rende l’idea. Cosi gli allenatori: sono chiamati a scegliere i meglio giocatori del bigoncio, metterli correttamente in campo poi, se costoro non rendono, non possono avere soverchie colpe.
La differenza fra le due squadre appare elevatissima, ma l’Inter non ne approfitta, dovrebbe mordere di più e non lasciare giocare troppo la Spal. Segna Candreva e, invece di cercare il raddoppio, l’Inter si ritira verso la propria area: ciò è pericoloso. Ad inizio ripresa i bauscia paiono ispirati anche se il gioco è troppo lezioso. Le due punte interiste, ben sorrette da Eriksen, sono troppo rapide per i difensori dell’Ars et Labor. La Spal cerca di opporsi con la forza alla miglior tecnica nerazzurra e i suoi giocatori fanno raccolta di cartellini. Non è certo la volontà che manca ai ferraresi anzi, è l’unica qualità sulla quale possono contare. Grande occasione per Sanchez ma Letica si supera. Poi i ferraresi non c’è la fanno più, e i milanesi dilagano. Guardando le ultime due partite di Serie A, Torino e Spal, i nerazzurri paiono risorti, meritano il secondo posto. Ora per lo scudetto non succederà altro, ma se dovesse succedere…