L’attore Shia LaBeouf, conosciuto per essere stato uno dei bad boy di Hollywood, ha rivelato di avere cambiato vita dopo essere stato anche vicino al suicidio. La sua carriera ha subito una svolta grazie al film “Padre Pio” di Abel Ferrara, in cui ha interpretato proprio il frate cappuccino. È proprio durante le riprese che ha scoperto la fede e si è convertito al cattolicesimo. La pellicola sarà proiettata in anteprima durante le Giornate degli Autori del Festival di Venezia 2022.
L’opportunità di lavorare a questo film, girato in Italia, è arrivata in un momento buio. Dopo le accuse di violenza sessuale da parte dell’ex fidanzata FKA Twigs (il processo è ancora in corso), infatti, il mondo del cinema lo ha messo ai margini. “Nemmeno mia madre voleva più parlare con me”, ha raccontato in una intervista con un vescovo cattolico, Robert Barron. È in quel periodo che ha pensato di togliersi la vita. “Avevo una pistola sul tavolo. Non volevo più essere vivere. Provavo vergogna come non avevo mai provato prima, il tipo di vergogna che ti dimentichi di respirare. Non sai dove andare. Non puoi uscire e mangiarti un taco”.
Shia LaBeouf: “Fui vicino a suicidio”. A salvarlo l’incontro con Dio
A salvare Shia LaBeouf, che ha rivelato in una intervista di essere stato vicino al suicidio, è stato un incontro inaspettato con Dio, avvenuto proprio sul set durante le riprese di “Padre Pio”. Per prepararsi ad interpretare il ruolo del protagonista, infatti, ha dovuto vivere per un lungo periodo con i frati francescani cappuccini. Una realtà in cui si è perfettamente integrato, arrivando a porsi le domande che lo stesso frate si è posto durante la sua vita. È così che ha scoperto la fede. “Ora so che Dio stava usando il mio ego per attirarmi a Lui. La religione mi ha dato speranza”, ha raccontato l’attore.