Cresce il numero di turisti che sceglie le mete del nostro Paese anche per dedicarsi allo shopping di prodotti del Made in Italy
Si chiama shopping tourism, e nella frastagliata filiera del travel & hospitality industry è un segmento in forte crescita, come testimonia la nuova edizione dello Shopping Tourism Italian Monitor, presentato in apertura dell’ottava edizione di Shopping Tourism – il forum italiano, organizzato da Risposte Turismo (la società specializzata in soluzioni progettuali e operative a organizzazioni e imprese del settore turistico) in collaborazione con Enit.
Nel 2024 2,4 milioni di turisti hanno scelto l’Italia con la principale motivazione dello shopping, il 14% più dell’anno precedente, con una spesa in shopping tra i 20 e i 22 miliardi di euro. La crescita è alimentata da una maggiore propensione ai viaggi dedicati agli acquisti a livello globale, dal ritorno dei flussi turistici asiatici – con la Cina in prima linea – e dalla forte capacità di spesa dei turisti statunitensi, che hanno registrato un +9% nei valori del tax free shopping rispetto al 2023. Fondamentale anche il contributo del mercato britannico, concentrato sulle principali città dello shopping italiano come Milano, Roma, Firenze e Venezia.
“Dalla nostra attività di ricerca – ha dichiarato Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo – abbiamo rilevato un’attenzione crescente nei confronti dello shopping tourism. Questo interesse si manifesta nelle scelte del Governo, nell’impegno di Enit, negli investimenti di aziende nazionali e internazionali e nella volontà di boutique, artigiani e imprese di attrezzarsi al meglio per attrarre questa tipologia di visitatori”.
Secondo il Monitor, la superficie commerciale totale degli outlet in Italia raggiungerà nel 2025 un record di circa 800mila metri quadrati, con un incremento del 6% rispetto al 2024. Tra le principali novità, l’ampliamento di alcune strutture esistenti e la nuova apertura del Roma Outlet Village. Tra gli operatori Promos diventa leader, con 170mila mq di superficie commerciale gestita nei suoi sei outlet, il 22% della quota complessiva italiana, grazie all’acquisizione del Barberino Outlet e del Brugnato 5 Terre Outlet Village.
Mentre le vie dello shopping continuano ad attrarre investimenti e flussi turistici, si registra una flessione nel numero di department store, con alcune chiusure previste nel centro-nord Italia nel 2025. Nel frattempo, i centri commerciali si attestano a 1.346 su tutto il territorio nazionale, mentre oltre 1.000 botteghe storiche sono state censite in città come Roma, Milano, Genova, Bologna e Palermo, confermando il ruolo centrale dell’artigianato e del Made in Italy nell’offerta turistica dello shopping.
Secondo i dati di Risposte Turismo, i francesi sono quelli che si identificano maggiormente come shopping tourist (68%), seguiti dagli americani (58%) e dagli italiani (24%). Tra chi ha già visitato l’Italia per motivi di shopping, l’80% dei francesi lo ha fatto almeno una volta, mentre la percentuale scende al 78% per gli italiani e al 36% per gli statunitensi. Per quanto riguarda la spesa dedicata agli acquisti, i francesi destinano il 27% del budget di viaggio allo shopping, seguiti dagli statunitensi (26%) e dagli italiani (21%). Le abitudini di viaggio variano: gli italiani preferiscono viaggiare con amici (39%), mentre francesi e americani scelgono il proprio partner (rispettivamente 40% e 33%).
I social media influenzano maggiormente i francesi (78%) e gli statunitensi (62%) rispetto agli italiani (53%). Quanto alle esperienze più richieste, il 62% degli shopping tourist desidera visitare un laboratorio di prodotti enogastronomici tipici, seguito dai laboratori artigiani (61%), mentre tra i francesi la preferenza va agli atelier di moda (58%).
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