Silvia Codognotto Sandon, figlia di Natalino Otto considerato il “papà” dello swing nel nostro Paese, racconta com’è stato vivere con entrambi i genitori famosi (la madre fu Flo Sandon’s) e il complesso rapporto tra una musica di stampo americano nell’epoca in cui il fascismo salì al potere.
Natalino Otto, all’anagrafe Natale Codognotto, morì quando la figlia Silvia aveva appena tredici anni, ma di quel tempo insieme sopravvivono molto ricordi da raccontare. Silvia Codognotto Sandon è stata ospite nel salotto de L’Ora Solare, trasmesso su Tv2000, dove ha ammesso che “quando la gente muore d’infarto, se ne va in tempi brevi. Forse i ricordi più belli furono del periodo in cui mio padre fece sia da papà sia da mamma, quando mia madre accettò una lunga tournée negli Stati Uniti nel ‘63 con la William Morris, che era la sua agenzia. All’epoca era rimasta lontana per circa quattro anni e mio padre restò sempre con me anche se io avevo due tate stupende”. E ci tiene a precisare: “lui faceva il padre, non faceva l’amico”. Papà Natalino Otto e mamma Flo Sandon’s furono “molto diversi come carattere ma comunque si sono amati molto, a volte si capivano un po’ meno ma erano anche due grossi protagonisti e qualche volta il protagonismo può essere un ostacolo”.
Natalino Otto “iniziò come batterista su transatlantico. Quando tornò…”
Silvia Codognotto Sandon, figlia di Natalino Otto, racconta a L’Ora Solare degli inizi della carriera del padre, quando a sedici anni di età divenne batterista di bordo sul transatlantico Conte di Savoia: “aveva già capito che gli piaceva il jazz e voleva andare in America per capirne di più – spiega – Allora la Flotte Italiane dell’epoca l’ha preso come assistente del batterista dell’orchestra della prima classe. Quando il batterista era stanco era lui che intratteneva. Fece trentaquattro traversate in transatlantico” fino a ritornare a Genova nel 1935. Il suo sconfinato amore per lo swing però si scontrò con il periodo storico dell’Italia fascista in cui la sua musica era considerata “negroide e americanoide, come qualcuno scriveva – racconta la figlia – e quindi tutto finì quando gli Stati Uniti entrarono in guerra il 7 dicembre del 1941”.
Silvia Codognotto Sandon ricorda inoltre che “mia madre vinse il festival di Sanremo nel 1953, mentre nel 1954 mio padre fece il suo primo Festival di Sanremo, lo stesso festival che la Rai riprese in diretta per la prima volta. La mamma ha fatto dieci festival e papà solo cinque, ma per scelta. Non era un uomo che amava tanto il Festival, lo faceva perché la Fonit lo mandava e lui da buon professionista ci andava”.