Silvio Orlando torna in scena dopo l'emergenza coronavirus: tra il sogno di diventare padre e la paura del contagio della moglie Maria Laura Rondanini.
SILVIO ORLANDO: “MIA MOGLIE MI HA REDARGUITO COME AVESSI PARTECIPATO AD UN’ORGIA”
Di certo per Silvio Orlando il ritorno in scena dopo l’emergenza coronavirus è una sorta di rinascita: “Assolutamente sì. È anche un atto di fede per il futuro. È tornare a parlare al pubblico, proponendo un testo con dei contenuti. In tutti questi mesi siamo stati subissati da testi di altro genere: decreti legge, bollettini medici, proclami ministeriali… Durante il lock down ci siamo anche infiacchiti, diciamo la verità: io non sono mai uscito di casa per 7 settimane, neanche per portare giù la spazzatura”. Tanta paura del contagio? Silvio Orlando rimbalza le responsabilità: “Non io, piuttosto mia moglie (l’attrice Maria Laura Rondanini ndr). È un’integralista, e in fondo ha anche ragione, perché io invece sono un po’ fatalista…lei pensava che dovessimo stare chiusi in casa incellofanati. Un giorno, che mi sono avvicinato a un’amica attrice e per salutarla le ho sfiorato la guancia, mi ha redarguito duramente come avessi partecipato a un’orgia. Mia moglie, d’altronde, aveva già prima della pandemia l’idea che il mondo fosse infetto: il Covid-19 è stato il trionfo della sua teoria. Ma adesso si cambia, finalmente, si torna alla creatività artistica: è l’unica cosa che so fare, so solo recitare e andare in scena, se non posso fare questo, la mia vita non ha senso. Si apre un sipario simbolico, oltreché reale, e la cosa mi riempie il cuore di gioia”.