Simone Montedoro a "Ciao Maschio" ha rivelato di essere innamorato dei suoi figli Matteo e Vittoria e di avere firmato con il sangue del dito indice un patto d'amore con la sua compagna
Simone Montedoro, attore che ha conquistato la popolarità grazie al ruolo del capitano Tommasi nella fiction di Rai Uno “Don Matteo”, a “Ciao Maschio” ha approfondito il suo lato più sentimentale. Nell’intervista rilasciata a Nunzia De Girolamo e andata in onda su Rai Uno, Montedoro si è definito un uomo romantico, tanto da essere ancora “uno di quelli che scrivono lettere a penna. Il gesto di ricevere la lettera e di godersi la lettura di ogni singola parola è tutta un’altra cosa. Mi emoziono e mi piace divertirmi con il mio romanticismo. Mi commuovo con lo sguardo di una donna, di un bambino, e scopro che questa cosa non è più usuale”.
Nel quotidiano, Simone Montedoro piange spesso, in quanto “fa bene, piangere fa parte anche del corpo umano, L’ultima volta che ho versato lacrime? Mi è successo qualche giorno fa per mia figlia Vittoria, che ha iniziato a farmi i primi sorrisetti. Ho anche un figlio di 8 anni, Matteo, che vive in Spagna con la mia ex e al quale sono legatissimo: a Natale l’ho fatto incontrare con la sorellina”.
SIMONE MONTEDORO: “HO FIRMATO UN CONTRATTO D’AMORE CON LA MIA ATTUALE COMPAGNA”
Simone Montedoro a “Ciao Maschio” ha confidato di avere anche un difetto: “Sono troppo fiducioso, credo molto negli altri. Sono forse troppo permissivo, non parto prevenuto. Questo nella vita ti porta, a volte, a rimanere da solo. La mia è un’ingenuità romantica e ho preso tante fregature. Tuttavia, con il tempo credo che ci si stufi anche di dare spiegazioni quando non servono”.
Infine, l’attore ha parlato dell’amore con la sua attuale fidanzata: “Con la mia compagna stiamo al telefono come due adolescenti fino alle 4 del mattino. Abbiamo stipulato un contratto d’amore, con delle promesse. Abbiamo fatto un patto di sangue: ci siamo bucati il dito indice e abbiamo timbrato questo accordo. Ci abbiamo impiegato quasi tre giorni per decidere le promesse, è stato tutto così bello…”.
