I sondaggi politici dell'Istituto Piepoli con la bocciatura dell'operato UE per il 71% degli intervistati "concordi" con Meloni e Draghi. Sul dramma Gaza...

I SONDAGGI POLITICI DI PIEPOLI BOCCIANO IL RUOLO DELL’EUROPA…

«Irrilevante, marginale e spettatrice»: gli attacchi dell’ex Premier Mario Draghi, dal palco del Meeting di Rimini, all’Unione Europea trovano sponda non solo a Palazzo Chigi ma anche nella maggioranza degli elettori italiani, almeno secondo quanto riportano gli ultimi sondaggi politici condotti dall’Istituto Piepoli per Agorà Estate. Con le interviste condotte ta il 25 e il 27 agosto 2025, emerge che ben il 71% è convinto sia alquanto corretta l’immagine di un’Europa sempre più spettatrice dei grandi eventi e disastri mondiali (dalle guerre ai dazi fino alle migrazioni), con notevole responsabile e colpe che sommano negli ultimi anni.



L’analisi di Mario Draghi, compresa e accolta anche dal suo successore a Palazzo Chigi, la Premier Giorgia Meloni (anch’essa ospite del Meeting Rimini 2025), viene ribadita come “molto sensata” dal 45%, abbastanza in accordo dal 26%, mentre solo il 29% punta a difendere l’operato UE e le riforme messe in campo fino ad oggi da Bruxelles. La forte critica di Draghi e Meloni all’immobilismo e irrilevanza dell’Unione Europea vedono un accordo quasi bipartisan: ne sono convinti infatti gli elettorati del Centrosinistra all’88%, Centrodestra 73% e M5s al 77%.



Mario Draghi al Meeting di Rimini (ANSA 2025, Dorin Mihai)

… E NON GIUSTIFICANO IL BOICOTTAGGIO DI ISRAELE

Rimanendo sui sondaggi politici raccolti da Piepoli per la Rai, è un altro il “campo” analizzato dalle ultime intenzioni di voto e in qualche modo sempre legato allo sviluppo internazionale dove l’UE prova a giocare un suo ruolo da protagonista: è stato infatti chiesto se le proposte avanzate anche da alcuni Paesi europei (come Francia e Spagna) di mettere in atto forme di boicottaggio contro lo Stato di Israele siano sensate o meno.

Cortei pro-pal a Milano per il boicottaggio di Israele (ANSA 2025, Matteo Corner)

Ebbene, nonostante una stragrande maggioranza di elettorato in Italia sia convinto che ormai non vi siano più giustificazioni per gli attacchi di Israele, solo il 53% è d’accordo con mettere in pratica boicottaggi e penalizzazioni contro lo Stato Ebraico e i suoi cittadini, mentre un 47% è tutt’altro che in linea con questa proposta.



Gli elettori del Centrodestra tendono maggiormente a difendere l’operato di Israele contro Hamas (il 59%) mentre nelle file del campo largo progressista, solo il 22% intende non boicottare e/o attaccare diplomaticamente il Governo Netanyahu in Israele: più spaccato il campo interno all’elettorato M5s, con il 66% che reputa giusto punire Israele per il dramma di Gaza, e il 44% invece che segue l’elettorato di Centrodestra reputando rischioso un ragionamento del genere in quanto rischierebbe di mettere in campo episodi di antisemitismo, come già ampiamente in “corso” negli ultimi mesi, molti in ambienti della sinistra progressista pro-Palestina.