I sondaggi politici Emg sulle coalizioni a due anni dal voto: Centrodestra +4% sul campo largo (in crescita), cala FdI sotto il 29%. Sì Referendum al 27%
L’AREA PROGRESSISTA SI AVVICINA AL CENTRODESTRA (MA RIMANE COMUNQUE A -4%): L’ANDAMENTO DEI PARTITI SECONDO I SONDAGGI EMG
L’ultimo colpo di coda del 2025 consegna all’area progressista in Parlamento una speranza in più per provare a competere contro il Centrodestra a guida Meloni, a ormai due anni da quelle Elezioni Politiche a cui sempre più spesso “guardano” i sondaggi politici e le rilevazioni sui principali dossier nazionali. Il campo largo secondo l’ultima analisi offerta dai sondaggi politici Emg Different per il Tg3 mostra un segno positivo rispetto alle precedenti settimane, con un 44,8% complessivo che vede avvicinarsi, seppur ancora di poco, le forze del Governo Meloni (in lieve calo al 48%).
Stando alle rilevazioni raccolte tra l’1 e il 2 dicembre 2025, dunque dopo i risultati delle ultime Regionali, Fratelli d’Italia scende sotto quota 29%, con la Lega che invece cresce all’8,7% e si avvicina a Forza Itala, stabile al 9,4%. Chiude la coalizione di Centrodestra il partito di Maurizio Lupi, Noi Moderati, in crescita all’1,3% nell’area centrista a cui guarda sempre più la Premier Meloni per poter togliere consensi preziosi all’ex Terzo Polo, ad oggi quasi del tutto schierato con l’opposizione.

In casa Centrosinistra quel 44,8% complessivo viene suddiviso tra il 21% del Pd di Schlein, stabile senza però picchi positivi neanche nelle ultime settimane post Regionali, e il 13,4% di un M5s che con Conte non va oltre il 13,4% (comunque in rialzo rispetto alla prima metà del 2025). Chiudono la coalizione sia il 5,6% di AVS che il 2,8% di Renzi, appena sopra il 2% di un PiùEuropa calcolata in questi sondaggi politici quasi il doppio più delle altre rilevazioni nazionali.
REFERENDUM, VINCE… L’INDECISIONE! INTANTO CRESCE IL SÌ IN VISTA DEL VOTO
Il più grande appuntamento nazionale prima delle Elezioni politiche del 2027 è senza ombra di dubbio il referendum sulla riforma della giustizia, che il Ministro Nordio ha calendarizzato nella prima parte del marzo 2026 (in attesa della data esatta che uscirà nei prossimi CdM): secondo i sondaggi politici raccolti da Eumetra per PiazzaPulita, rispetto ad inizio novembre, nelle interviste del 3 dicembre cresce tra gli italiani il desiderio di separare le carriere tra i magistrati e migliorare in toto la giustizia italiana.
Il 27,4% – rispetto al 24,5% dei precedenti sondaggi Eumetra – è convinto della bontà della riforma Nordio, e dunque si dice pronto a votare Sì al prossimo referendum costituzionale: il No invece sale al 21,8%, così come l’astensione netta resta attorno al 10% tra gli italiani intervistati.
Colpisce il dato sull’indecisione, in quanto ancora ad oggi – seppure scesa del 5% rispetto ad un mese fa – la quota di elettori indecisi su cosa scegliere al referendum è ancora molto alta al 40%, sintomo che la campagna elettorale per prima cosa servirà proprio per informare di cosa si tratta e per cosa si vota all’inizio della primavera 2026.
