Sondaggi politici Noto: Flotilla, guerre e tre anni di Governo, la tenuta del Centrodestra sopra il 50%. Quello che manca a Schlein per sfidare Meloni
DOPO TRE ANNI DI GOVERNO IL CENTRODESTRA RESTA SOPRA IL 50%: GLI ULTIMI SONDAGGI POLITICI IN ATTESA DEI RISULTATI DELLE REGIONALI
Dopo la vittoria nelle Marche e con l’attesa domani dei risultati sulle Elezioni Regionali in Calabria, la nuova ondata di sondaggi politici in arrivo dall’Istituto Noto per “il Giornale” non fa che confermare un dato tutt’altro che nell’ordinario: dopo oltre tre anni di Governo, la leader Giorgia Meloni e gli alleati Salvini, Tajani, Lupi e De Poli, non solo non vede crolli verticali nei consensi (così come i risultati delle varie Elezioni Amministrative, Regionali ed Europee), ma cresce sopra il 50% dei cittadini votanti.
Al netto delle tensioni internazionali e delle varie difficoltà interne di una maggioranza compatta sì ma anche spesso litigiosa, la tenuta del Centrodestra viene confermata anche da questi ultimi sondaggi Noto pubblicati il 3 ottobre 2025: il caos Flotilla, gli scioperi nazionali e gli scontri contro lo stesso Governo vedono una “maggioranza silenziosa” tra gli italiani ancora settata sulle frequenze del Centrodestra, stimata addirittura al 50,5%.

FdI è la forza trainante con il 30% netto nelle intenzioni di voto, Forza Italia e Lega invece continuano il duello a stretta vicinanza con Tajani in lievissimo vantaggio su Salvini (9 contro l’8,5%) anche se con distanza ridotta rispetto al recente passato. Noi Moderati di Lupi attorno all’1% e Udc appena sotto completano una coalizione ancora oggi favorita per le Regionali in Calabria con Occhiuto (almeno secondo i sondaggi politici pre-silenzio elettorale) e in dirittura di un possibile “3-3” sugli altri voti regionali, un successo vedendo la monolitica predominanza del Centrosinistra su Campania, Puglia e Toscana presto al voto.
FLOTILLA E UCRAINA, NELLA CLASSIFICA TOP MINISTRI SVETTANO CROSETTO, PIANTEDOSI E TAJANI
A chiudere i sondaggi politici di Noto per “il Giornale” si osserva poi la compattezza tutt’altro che granitica di un campo largo progressista che avrebbe bisogno come il pane di consolidare i propri consensi allargando lo spazio verso il Centro: ad oggi la coalizione avrebbe infatti circa il 44,5% e quel 4-5% manchevoli per sfidare il Centrodestra sono da ricercare propri nei consensi dei vari Calenda, Renzi e Bonino.

I sondaggi politici assieme agli ultimi fatti clamorosi della politica italiana sul fronte Gaza – con lo sciopero enorme generato dai sostenitori delle navi Flotilla – fanno però capire anche il limite di un allargamento del genere: la logica direbbe a Schlein, ancora una volta stabile ma senza guizzi con il suo Pd nei consensi nazionali, di procedere con alleanze su Italia Viva, Azione e PiùEuropa (tutte sotto il 3% come lista unica tranne Calenda che si tiene al 3,5% e cerca di trovare una propria collocazione senza allearsi né con Meloni e né con Schlein).
Il problema è che dalla Flotilla alle guerre in Medio Oriente e Ucraina, fino ai programmi nazionali su lavoro, sanità ed economia, le “ricette” di Pd-M5s-AVS sembrano allontanarsi e di molto dalle sfide liberali-riformiste del centro: anche osservando quali sono i Ministri più apprezzati del Governo Meloni nei sondaggi politici Noto emerge la stessa sensazione di un elettorato comunque molto più moderato che non “radicale”, con ai primi tre posti il terzetto di protagonisti di queste ultime settimane di sommosse popolari e mediatiche.

Per come ha gestito il caso Flotilla e la direzione della politica estera in materia di difesa, Guido Crosetto (FdI) consolida il primo posto tra i Ministri più apprezzati con un 42% di fiducia che lo tiene appena sopra al Ministro dell’Interno, in quota Lega, Matteo Piantedosi, che ha dovuto gestire la tenuta dell’ordine pubblico durante gli scioperi di questi giorni. Al terzo posto con il 40% il titolare degli Esteri nonché vicepremier Antonio Tajani, impegnato a far ritornare in patria gli italiani a bordo della Flotilla fermata dalle forze di Israele.
