Il calo netto del Pd nei sondaggi politici "mediati" da Pagella Politica: scende Schlein, risale Conte, Meloni attorno al 30%. Politica estera, Trump al 30%

ALLARME “ROSSO” PER IL PD NEI SONDAGGI POLITICI DI FEBBRAIO 2025

In un periodo ancora senza grandi appuntamenti elettorali, l’attenzione sui sondaggi politici nazionali acquista ancora più interesse spasmodico da segreterie, addetti ai lavori (dentro e fuori il Parlamento) e semplici cittadini, magari indecisi sull’eventuale partito da scegliere alle prossime Elezioni. E per il Partito Democratico vedere il calo netto nell’ultimo mese appena concluso non è certo una buona notizia con cui guardare all’immediato futuro.



Il crollo importante sotto quota 23%, dopo mesi di lenta ma comunque costante crescita, fanno suonare l’allarme “rosso” al Nazareno, dove appena qualche giorno fa la Segretaria Elly Schlein non sembra aver convinto tutte le correnti nel suo programma politico annunciato in Direzione Nazionale. L’appoggio per i Referendum contro il Jobs Act, confessando una delle riforme chiave per i Governi Pd degli anni Dieci, e l’insistere sullo schema di “campo largo progressista” escludendo le forze centriste riformiste, fa esplodere più di un mugugno in casa Dem, ben oltre i semplici sondaggi politici raccolti nelle ultime settimane.



Dopo aver visto l’ultima Supermedia YouTrend a fine della scorse settimana, il portale di “Pagella Politica” ha redatto una propria media dei sondaggi politici elettorali, calcolata sulle intenzioni di voto pubblicate dal sito del Governo nel mese di febbraio 2025. Ebbene, si scopre appunto il calo netto del Pd che in media finisce sotto il 23%, rimanendo 7 punti esatti sotto la diretta rivale di Fratelli d’Italia: se Meloni infatti tiene in media un FdI attorno al 29,8%, il Pd non va oltre il 22,7% nei vari sondaggi politici dello scorso mese.

Al terzo posto è crescita netta invece per il M5s di Conte, che raccoglie parte dei consensi persi da Schlein & Co., specie nel distinguo posto dagli ex grillini sul tema della guerra: l’11,6% dei 5Stelle tiene ancora a bada, seppur non molto lontani, i due vicepremier alleati di Meloni al Governo, rispettivamente Tajani con Forza Italia all’8,3% e Salvini con la Lega all’8,3%.



CAOS GUERRE E POLITICA ESTERA: IL GIUDIZIO SU TRUMP, PUTIN E ZELENSKY

A chiudere la media dei sondaggi politici redatta da Pagella Politica per il mese di febbraio 2025, l’Alleanza Verdi Sinistra cresce nuovamente sopra il 6%, con il terzetto di area centrista targato Calenda-Renzi-Magi che non vanno oltre il 2,9% per Azione, 2,5% per Italia Viva, 2% finale per PiùEuropa. Nel confronto netto tra febbraio e gennaio 2025, la media generale dei sondaggi politici registra abbastanza chiaramente chi sale e chi scende in questo inizio anno 2025.

FdI con Meloni perde leggermente lo 0,3% in un mese, così come la Lega scende dello 0,4%, con il Centrodestra in cui invece tiene ancora FI con la stabilità del 9% generale: nell’area a sinistra invece, al +0,5% di Conte e M5s, fa il paio il crollo verticale di Schlein che scende dell’1,1% rispetto al mese precedente. Buone sensazioni in casa Alleanza Verdi-Sinistra (+0,4%), così come segnali di vita arrivano da Azione e PiùEuropa, entrambe e +0,3% nella media dei sondaggi politici.

Chiudiamo allargando invece gli orizzonti fuori dalla politica italiana, specie in ore caldissime come quelle che vedono i teatri di guerra in Ucraina e Medio Oriente al centro dello scontro geopolitico mondiale: negli ultimi sondaggi politici raccolti da Demos-Demetra per “La Repubblica” – pubblicati ad inizio marzo 2025 – viene chiesto all’elettorato intervistato un giudizio attuale e spontaneo sui 4 leader al centro delle cronache internazionali per i tentati negoziati sulla guerra in Ucraina.

Ebbene, il pubblico italiano premia al 29% di fiducia il neo-Presidente Donald Trump, seguito al 27% (in calo) del Presidente ucraino Zelensky (i sondaggi sono stati raccolti prima dello scontro “clamoroso” alla Casa Bianca tra i due leader, ndr), mentre Elon Musk al 23% e Vladimir Putin al 17% non vengono particolarmente stimati dagli intervistati italiani.