Supermedia YouTrend dei sondaggi politici della settimana: FdI ancora traina Centrodestra, male il Pd, tiene M5s e AVS. Futuro incerto per il campo largo

MELONI TRAINA IL CENTRODESTRA, MALE PD E LUPI: I NUOVI SONDAGGI POLITICI NELLA SUPERMEDIA YOUTREND

Non i casi politici interni al Governo (dalle indagini del caso Almasri contro Meloni, Nordio e Piantedosi, alle vicende Santanché e, da ultimo, anche Delmastro), e neanche le tensioni internazionali con un’Europa divisa praticamente su tutto: i sondaggi politici in Italia confermano ancora una piena fiducia e legittimazione per il Governo di Centrodestra. Come sempre pubblicata di venerdì, la Supermedia YouTrend che prende in esame tutti i più importanti sondaggi della settimana conferma una buona crescita ancora del principale partito del Paese (che aveva frenato i consensi nella parte centrale di febbraio 2025), mentre il diretto rivale in salsa Dem patisce ulteriormente il peso della divisione nella tentata “larga coalizione”.



Osservando dunque la Supermedia tra i sondaggi politici di Quorum, Emg, Demos, Tecnè, Swg ed Euromedia, troviamo che Fratelli d’Italia della Premier Giorgia Meloni questa settimane guadagna lo 0,3% finendo praticamente a ridosso della quota psicologica del 30% complessivo: chi perde terreno invece – il peggiore questa settimana – è il Pd di Schlein, giù dello 0,4% e finito fino al 22,9% ad esattamente 7 punti percentuali sotto la diretta rivale a Palazzo Chigi. I dem restano così davanti al M5s di Conte, che permane stabile attorno all’11,5%, mentre dietro prova ad avvicinarsi Forza Italia di Tajani con il 9,3%. La Lega di Salvini rimane all’8,5% secondo le analisi della Supermedia YouTrend, con i sondaggi politici che invece confermano il buon trend per l’Alleanza Verdi-Sinistra, rimasta al 6,1% e sopra l’intera pattuglia di liste ex Terzo Polo. Questa settimana è Calenda con Azione a segnare il massimo guadagno di consensi (assieme a FdI), salendo fino al 2,9% e staccando, seppur di poco, Italia Viva di Renzi al 2,7%. Per chiudere l’aggiornamento sui principali partiti del Paese, i sondaggi politici nella Supermedia non eccellono né per PiùEuropa (2%), né per Noi Moderati di Lupi che scende per la prima volta dopo mesi sotto l’1%.



DIVISI NON SI VINCE: IL CALCOLO SULLE COALIZIONI NELLA PENULTIMA SUPERMEDIA DI FEBBRAIO 2025

Ad impressionare più che altro in questo nuovo aggiornamento di sondaggi politici italiani è la costanza con cui il Centrodestra di Governo da oltre due anni di permanenza a Palazzo Chigi riesce a conservare e spesso anche aumentare i propri consensi: dopo aver vinto le Elezioni Politiche nel 2022 con circa il 44% dei consensi, il traino di FdI e la tenuta di Lega e Forza Italia ha trascinato la coalizione ad ottimi risultati alle Europee (46,4%) e ora ad un passo dal 50% degli elettori disposti a dichiarare il proprio voto.



Dietro ad un Centrodestra dunque che anche questa settimana segna il 48,6% di consensi da parte dei suoi elettori, non corrisponde per ora un’alternativa solida con cui Meloni possa cedere il passo, almeno non nel breve. I tentativi di riunire le varie anime della sinistra, finora, hanno reso alquanto ostica la sfida per la segretaria dem Schlein, tanto che diverse correnti interne ai Dem lamentano indecisione e futuro incerto per il progetto di “campo largo”. Dopo aver visto anche le ultime dichiarazioni di Conte sulla guerra in Ucraina, la sinistra si è ulteriormente divisa, specie tra quello che considerano impossibile costruire un Centrosinistra tra Pd e M5s assieme.

I risultati nei sondaggi politici nazionali si vedono, come evidenzia anche la Supermedia YouTrend che questa settimana calcola il consenso attorno al “campo largo progressista” – ovvero tenendo insieme Pd, AVS e M5s – non oltre il 42,6%. Di contro, chi teorizza un futuro della sinistra senza Conte a bordo, ad oggi dovrebbe vedere il dato sull’insieme “solo” di Dem, Fratoianni e Bonelli, con un 31% che sarebbe ad anni luce di distanza dal Centrodestra. Chiude attorno al 5,6% invece l’area centrista liberale del Terzo Polo che fu, un insieme di Renzi, Calenda e Bonino che mezzo Pd e quasi tutto il Movimento 5Stelle al momento boccia sonoramente.