Il nuovo partito di Matteo Renzi vale poco più del 5 per cento anche secondo il sondaggio dell’Istituto Demopolis, che tra il 18 e il 19 settembre ha condotto la rilevazione per Otto e Mezzo su La7. L’istituto guidato da Pietro Vento ha analizzato anche la composizione del consenso potenziale al nuovo partito di Renzi, in base all’autocollocazione politica degli elettori. Quindi emerge che 4 su 10 si definiscono di centrosinistra, circa un terzo di centro, mentre il 20 per cento di chi voterebbe Italia Viva si colloca nel centrodestra. Per il direttore di Demopolis «significativa è la percezione dell’opinione pubblica sugli effetti che la scissione nel PD ed il protagonismo dell’ex premier potranno avere sul percorso dell’esecutivo». Per il 6 per cento avrà un effetto positivo, per il 35 indebolirà il Conte bis, invece per quasi un italiano su due almeno per il momento non avrà ricadute significative sulla vita e sulla tenuta del governo M5s-Pd. (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGI POLITICI, DEMOPOLIS: M5S SORPASSA PD
Recupera terreno il Movimento 5 Stelle negli ultimi sondaggi politici. Quello realizzato dall’Istituto Demopolis per Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, c’è stato un nuovo sorpasso del M5s sul Pd. Ora è di nuovo secondo partito con il 20,5 per cento, superando di circa un punto il Partito democratico che, per effetto della scissione, si attesta ora al 19,4 per cento, mentre era al 23,2 per cento il 10 settembre. La Lega invece si conferma primo partito con il 33 per cento, registrando una crescita dello 0,5 per cento. Fratelli d’Italia col 7 per cento scavalca di un punto Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi è infatti fermo al 6. Invece il nuovo partito di Renzi, Italia Viva, nelle intenzioni di voto si attesterebbe al 5,2 per cento. Secondo il Barometro Politico Demopolis, il partito di Matteo Renzi ha un bacino potenziale complessivo del 9 per cento. (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGI POLITICI, TERMOMETRO POLITICO: LEGA AL 36,1%
I sondaggi politici di Termometro politico per Coffee Break sono in leggera controtendenza rispetto agli altri istituti. Le rilevazioni infatti segnano una crescita della Lega: il partito guidato da Matteo Salvini si attesta al 36,1%, dato superiore rispetto a quello registrato alle Elezioni europee. Molti elettori, dunque, riconfermerebbero il voto dello scorso 26 maggio, con il Carroccio che si assicurerebbe la preferenza di molti altri elettori di altri partiti. Il Pd è quotato al 19,5%: i dem risentono della scissione di Matteo Renzi, con Italia viva al 3,6%. Brutte notizie per il M5s, ancora in sofferenza: i grillini sono fermi al 18,5%. Continua la crescita di Fratelli d’Italia, che si attesta all’8,4%, mentre Forza Italia è al 5,2%: a sorpresa, il partito di Silvio Berlusconi non ha risentito più di tanto della nuova creatura politica di Renzi. La Sinistra è all’1,6%, mentre Siamo Europei di Carlo Calenda all’1,5%. +Europa crolla all’1,2%, mentre sia Pc che Verdi si attestano all’1,%. Infine, Cambiamo di Giovanni Toti allo 0,7%. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, SUPERMEDIA: LEGA AL 32%, RENZI FA PERDERE VOTI AL PD
Secondo la supermedia di sondaggi politici stilata da YouTrend-Quorum per Agi (che confronta nell’ultima settimana i principali sondaggi degli istituti più autorevoli) l’effetto di Renzi sul Pd e in generale sulla politica italiana è ancora complesso da stabilire: di certo però, il primo “effetto” deriva dal calo inevitabile nel consenso dei dem di Zingaretti. La costola renziana confluita in Italia Viva inizia ad avere una consistenza attorno al 3-6% a seconda dei vari sondaggi, decisamente non bastevole per contrastare al momento Salvini e Di Maio ma in grado certamente di porre una “bandierina” per i prossimi mesi che possa crescere “mangiando” voti tra Forza Italia, Pd e altri partiti di Centro. La supermedia vede al momento al primo posto ancora la Lega che resiste al 32,1%, seguito dal Pd al 21,2% con un netto -1,5% in soli 10 giorni dove per l’appunto si è consumata la scissione di Matteo Renzi. M5s al 20,1% in leggerissima crescita, mentre cala di poco Fratelli d’Italia (7,2%) e in stallo resta Forza Italia al 6,7% su base nazionale. +Europa non va oltre il 2,9% mentre La Sinistra resta al 2,6% come lo scorso 5 settembre. Chiudono i Verdi all’1,6%, in leggero calo nella supermedia dei sondaggi.
EUROMEDIA (18 SETTEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO
Negli ultimi sondaggi politici pubblicati da Euromedia e presentati durante le ultime puntate di Porta a Porta degli scorsi giorni, la “novità” di Renzi inizia ad avere i primi effetti “devastanti” sulla tenuta del Partito Democratico: le intenzioni di voto analizzate da Euromedia infatti presentano un Pd in netta difficoltà con un “collasso” fino al 17,6% non appena invece aveva messo la testa avanti con la nascita del nuovo Governo Conte-bis. La formazione di Italia Viva invece, con almeno una quarantina di parlamentari tolti dai dem e finiti nel nuovo partito di Matteo Renzi, ha tolto peso politico e consenso al Pd, almeno in questa prima fase. 5% per il movimento renziano, ancora poco certamente ma quasi tutto eroso dal capitale di voti del Partito Democratico: resta in testa la Lega di Salvini che col 32,1% traina ancora il Centrodestra (46,8%), con l’aggiunta del 7% di Fratelli d’Italia e il 6,5% di Berlusconi, mentre il movimento di Toti “Cambiamo insieme” si ferma all’1,2%. Fa leggermente meno bene l’area di Governo giallorossa (44%) che oggi conta oltre al Pd ovviamente il M5s (19,2%), Italia Viva di Renzi, Sinistra Italiana (2%) e Mdp-Articolo 1 (0,4%).
SONDAGGI IPSOS (17 SETTEMBRE): FIDUCIA LEADER, SFIDA SALVINI-CONTE
Chiudono i sondaggi di Euromedia +Europa di Emma Bonino, non oltre l’1,8%, i Verdi all’1,1% e il partito di Calenda e Richetti “Siamo Europei”, fermo all’1,6%. Scendendo invece nelle pieghe del consenso personale e della fiducia dei singoli leader, i sondaggi politici espressi da Ipsos mostrano una gara sostanzialmente a due tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte, i veri nuovi “nemici” in politica. Il ridimensionamento di Di Maio dopo la crisi di Governo, tanto nel M5s quanto nel Governo, resta evidente anche da questi sondaggi: secondo il 38% degli elettori intervistati è il Premier ad essere il leader con maggior forza e fiducia in questo momento, mentre il 33% resta legato ancora al Segretario della Lega. Eloquenti i dati riferiti ai due leader che con forza sostengono il nuovo Governo post-caduta della Lega: Nicola Zingaretti al 7% e Luigi Di Maio addirittura al 5%, sembrano chiamati fuori dal futuro immediato della politica “personale”. In attesa che possa ri-nascere l’ex Giglio Magico di Matteo Renzi..