Sondaggi politici YouTrend sui passati Referendum abrogativi in Italia: lo storico sui quorum, il voto all'estero e a domicilio per fuorisede. Tutti i dati

I “VECCHI” SONDAGGI POLITICI SUI RISULTATI QUORUM REFERENDUM ABROGATIVI: IN 18 TORNATE VALIDI SOLO 9 VOLTE

Come ad ogni tornata elettorale in Italia sappiamo bene che non vengono pubblicati né tantomeno ormai neanche commissionati nuovi sondaggi politici sullo specifico voto in atto: dai ballottaggi delle Elezioni Comunali agli attualissimi Referendum abrogativi 2025, l’attesa è ora tutta per i risultati che arriveranno nella giornata di lunedì 9 giugno dalle ore 15 in poi.



Qualcosa però ce lo racconta lo “storico” dei precedenti Referendum popolari abrogativi tenuti dagli anni Settanta fino ad oggi in tutto il Paese: l’analisi dei sondaggi politici YouTrend mostra come fino ad oggi, dal primo Referendum del 1974 (divorzio, ndr) all’ultimo del 2022 (5 quesiti sulla giustizia), il quorum del 50% più uno fissato per legge in Costituzione è stato raggiunto “solo” in 9 tornate sulle 18 totali.



Si va dal successo maggiore, appunto il primo Referendum sul divorzio con l’87,7% di affluenza finale, al massimo mai raggiunto nel 1987 con oltre l’88%, passando poi anche dal 68% di quorum raggiunto per il referendum sull’aborto contro la legge 194. Venendo ai tempi più recenti, è divenuto molto più raro superare la quota necessaria di quorum: superato di fatto solo con i quesiti sull’acqua pubblica del 2011, bocciato in tutte le altre tornare referendarie fino agli ultimi 5 sulla giustizia a cui hanno votato solo il 20% della popolazione avente diritto.

VOTO ALL’ESTERO E PER DOMICILIO: TUTTI LE CASISTICHE SUL REFERENDUM 2025

Rimanendo sull’analisi dei sondaggi politici YouTrend in merito alla tornata elettorale su cittadinanze e lavoro, posti gli obiettivi “fissati” da entrambe le coalizioni (Centrosinistra in ordine sparso sul Sì ad alcuni Quesiti, con solo l’AVS e la maggioranza Pd di Schlein a spingere per i 5 Sì; Centrodestra verso l’astensione), l’attesa per i risultati si fa pressante da qui alla giornata di domani.



È stato poi calcolato come il 57% di chi ha chiesto di poter votare fuorisede a questi Referendum abrogativi lo ha fatto per motivi di studio, il 42% per motivi lavorativi e solo l’1% per cure mediche (con Torino prima provincia per il voto fuorisede degli studenti, Milano per i lavoratori): sono ben il 61% in più (in tutto 67mila) gli studenti che hanno chiesto di votare i referendum rispetto ai votanti delle Europee 2024. Da ultimo, rilevano ancora i sondaggi politici YouTrend sui Referendum emerge come tra i residenti all’estero l’affluenza ai voti abrogativi è sempre stata nettamente minore agli elettori che invece vivono nel nostro Paese, come indica la tabella qui sotto.