I sondaggi politici in UK vedono i laburisti colare a picco con Starmer: Farage con Reform UK volano al 34% e "immaginano" già Downing Street

NUOVI SONDAGGI, VECCHI FANTASMI PER STARMER: IL PREMIER A PICCO DOPO UN SOLO ANNO

Poco più di un anno fa la sinistra del Labour con un risultato amplissimo si aggiudicava le Elezioni in UK con una netta sconfitta dei Tories di Sunak: il Premier Starmer però, in un solo anno di Governo, sembra essere colato a picco non solo nei sondaggi nazionali ma anche nella leadership interna alla sinistra democratica inglese (con la nascita di un’ala più progressista e radicale con l’ex leader Corbyn che “sposterà” qualche voto lontano dai laburisti).



Osservando gli ultimi sondaggi politici di Find Out del 25 luglio 2025, ad oggi se si votasse in Regno Unito si avrebbe un’autentica valanga del Reform UK di Nigel Farage, al 34% con ben il 4% guadagnato negli ultimi giorni di forte proteste in tutto il Paese contro il Governo Starmer. Il Labour scende al 20%, così come i conservatori fino ad un anno fa a Downing Street che ora si trovano al 16%, appena di poco sopra i LibDem al 14%: è un momento di sconvolgimenti in Regno Unito, con la destra conservatrice che propende ora per Farage dopo un plurisecolare battaglia a due tra Tory e Labour.



Vertice UK-India, il Premier inglese Keir Starmer (ANSA-EPA 2025)

In tutto questo il Governo Starmer paga dazio un consenso in crollo verticale dopo le difficoltà a gestire tanto la vicenda degli sbarchi, quanto le violenze crescente della micro e macro criminalità: non solo, in termini economici i tentativi anche riformisti del Premier vengono ostacolati da una base dei laburisti ancora legati alle politiche di Corbyn, con statalismo e sussidi sociali che non portano grandi consensi nella società British.

FARAGE VOLA CON REFORM TRA CAOS MIGRANTI, CRIMINALITÀ E BREXIT

I sondaggi dopo un anno danno Reform UK come ampiamente favorito in una ipotetica nuova votazione per Downing Street: la galassia socialista sembra staccarsi da Starmer, che si ritrova così disarmato tanto a destra quanto a sinistra, con tentativi di porre rimedi (vedi la spinta anti-migranti di queste ultime settimane, con anche l’accordo Francia-UK per limitare gli arrivi sulla Manica) che vengono però mal digeriti dall’elettorato che lo aveva premiato appena un anno fa con ben 174 parlamentari in più dei rivali Tories.



Se si aggiunge che i Verdi ancora valgono un 10% in UK e che in generale l’area di Centrosinistra non si sente più rappresentata “solo” dai laburisti, ne emerge un quadro piuttosto complicato e drammatico (politicamente) per il Primo Ministro. Nei primi 6 mesi di quest’anno sono quasi ventimila i rifugiati e richiedenti asilo che attraversato il canale con l’Europa, causando un’impennata di polemiche e proteste con violenze smodate e preoccupanti.

Ffarage in tutto questo chiede con forza ogni settimana di cambiare rotta, di “riformare il Regno Unito” eliminando i cliché e le difficoltà del bipolarismo che ha fortemente condizionato la vita politica della Gran Bretagna fin dal Dopoguerra. Promesse non mantenute e tasse aumentate hanno fatto il resto tanto da portare in queste ore – come rivela lo “Spectator” – gli stessi funzionari pubblici londinesi a domandarsi e auspicare un cambio di rotta a Downing Street: «hanno telefonato a Farage per far presente i problemi gravi dell’amministrazione pubblica», quasi a chiedergli di intervenire per accelerare una prossima caduta del Governo.

Il Reform UK ha solo 4 parlamentari dunque al momento è un’opzione complicata ma l’evoluzione dell’opinione pubblica e lo stallo politico della maggioranza laburista potrebbe essere “carburante” ideale per una rivoluzione copernicana nella politica UK.