Dall’operazione che ha portato a 5 misure cautelari per vari reati, dalla rapina al favoreggiamento e all’immigrazione clandestina, arriva una svolta importante nell’inchiesta sulla morte di Sonila Cani. La 21enne di origini albanesi venne trovata morta tre anni fa in una casa alla periferia di Torino, ora si scopre che tra le 16 persone indagate c’è il marito e che la ragazza potrebbe essere stata indotta al suicidio. L’operazione era partita nel maggio di due anni fa da una rapina ai danni di una prostituta albanese e ha portato alla luce una rete criminale che coinvolgeva donne costrette a prostituirsi in alcune zone della città.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, le vittime subivano continue angherie a livello fisico e psicologico. Ad esempio, le donne dovevano consegnare tutti i loro guadagni e dovevano sottostare ai loro sfruttatori. Ciò avveniva anche tramite relazioni che si rivelavano manipolatorie. Tra queste donne ci sarebbe pure Sonila Cani, che venne trovata morta nel bagno di una piccola casa in cui viveva col marito e il figlio di due anni.
“SONILA CANI ERA COSTRETTA A PROSTITUIRSI”
La mamma di Sonila Cani attende di scoprire la verità sulla morte della figlia, che sognava di realizzarsi in Italia e invece è al centro di un mistero. Almeno un aspetto di questa complicata vicenda è stato chiarito e riguarda le ragioni della morte della ragazza. Era tra le donne sfruttate dalla mala albanese, ma cercava di opporsi a quello sfruttamento, di cui i suoi genitori erano ignari. Non è chiaro se sia stata uccisa, come sostiene il marito, o se invece sia vittima di istigazione al suicidio, come invece ipotizza la procura di Torino.
In questo contesto criminale sono state disposte 5 misure di custodia cautelare e 16 persone sono indagate per sfruttamento della prostituzione e altri reati. Tra loro c’è il marito Kreshnik Cani, indagato per istigazione al suicidio e sfruttamento della prostituzione. Ma resta da chiarire cosa sia successo a Sonila Cani, dopo quella telefonata ai genitori dopo pranzo in cui era apparsa felice come sempre, ma in realtà non lo era, come emerso appunto dalle indagini. Aveva detto alla madre che si sarebbero sentite la sera, ma non lo ha mai fatto, perché nel frattempo è morta.