La SPD ha chiesto formalmente di preparare il procedimento per mettere al bando l’AfD: “Principi incompatibili con la Costituzione”

Alla conferenza federale del partito tenutasi a Berlino, la SPD ha approvato all’unanimità una mozione che chiede la preparazione formale della procedura per dichiarare l’AfD partito incostituzionale, in un passaggio che il segretario Lars Klingbeil ha definito “necessario e urgente”, parlando apertamente di un dovere “storico” da parte della sinistra tedesca di agire con gli strumenti previsti dalla Legge fondamentale; secondo i delegati, non si può più attendere perché l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha già classificato l’AfD come un’organizzazione di estrema destra consolidata e, in quanto tale, in contrasto con i principi democratici alla base dell’ordinamento tedesco.



La SPD quindi chiede ufficialmente che gli organi costituzionali preposti inizino a raccogliere tutti gli elementi utili e a porre le basi legali per procedere con una richiesta formale di divieto davanti alla Corte costituzionale federale che, in Germania, è l’unica autorità autorizzata a sciogliere un partito politico; il partito socialdemocratico ha deciso di non fermarsi al solo piano simbolico, ma di avviare la costituzione di un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti federali e dei Länder, per iniziare già nei prossimi giorni a raccogliere documentazione, materiale, analisi e relazioni che possano sostenere in modo solido e giuridicamente valido la tesi dell’incostituzionalità del partito guidato da Alice Weidel e Tino Chrupalla.



Secondo quanto emerso dall’assemblea, il passo successivo sarà quello di valutare insieme agli altri attori istituzionali se ci siano le condizioni concrete per avviare il procedimento presso la Corte di Karlsruhe, sapendo che il rischio di rigetto resta, ma il partito resta determinato nell’eliminare quella che interpretano come una potenziale minaccia per i valori democratici tedeschi.

SPD, verso il bando dell’AfD: “Dobbiamo indebolirli con gli strumenti della democrazia”

Secondo i socialdemocratici dell’SPD non si tratta solo di una scelta politica, ma di una responsabilità istituzionale e morale che richiede coraggio, coerenza e preparazione giuridica e, nella mozione approvata, si ribadisce che un’eventuale procedura di bando non potrà mai sostituire il dibattito politico e la necessità di contrastare le idee dell’AfD anche con il confronto pubblico, ma che, in parallelo, deve partire un lavoro politico di contenuto, capace di recuperare consensi nel lungo periodo, sottraendo alla destra più estrema quei voti che negli ultimi anni si sono rafforzati soprattutto in alcune aree del Paese.



Per questo, oltre al lavoro giuridico verrà avviato, anche un nuovo piano comunicativo e programmatico che punti a rilanciare l’alternativa democratica e costituzionale, soprattutto nei territori dove l’AfD ha preso piede maggiormente; la Corte costituzionale può intervenire solo se a richiederlo sono il governo federale, il Bundestag o il Bundesrat e, per questo, SPD sta cercando ora di costruire un fronte politico e istituzionale trasversale che coinvolga anche i partiti di maggioranza e di opposizione disponibili a riconoscere nell’AfD una minaccia reale per l’ordinamento democratico e non solo un avversario da battere alle urne.

Lars Klingbeil ha dichiarato in modo molto netto che non si può restare in silenzio davanti a un partito che – secondo lui – persegue strategie e ideologie incompatibili con la Costituzione e, seguendo questa visione, l’SPD è determinata nel fare la sua parte, pur consapevole che sarà necessaria un’alleanza più ampia perché un’azione come questa abbia senso e risulti condivisa da anche dalle altre forze tedesche.