La spesa al supermercato è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi cinque anni, +26,4% dal 2020 ad oggi, scopriamo un po' di prezzi

La spesa al supermercato è ahi noi cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni, e l’anno spartiacque viene considerato storicamente il 2020, quando il mondo cambiò per sempre. Con la pandemia di covid tutto ciò che si era verificato fino a quell’anno, venne spazzato via, visto che nel corso di quei tremendi dodici mesi i prezzi lievitarono, registrando incrementi in ogni settore, a cominciare proprio dalla spesa al supermercato. Secondo un’analisi di Assoutente risalente al 2024, il prezzo medio dei prodotti è cresciuto del 2,4 per cento, nonostante l’inflazione sia stata dell’un per cento, come mai?



Come al solito c’è stato qualcuno che se ne è approfittato, accrescendo i listini senza però adeguarli al costo della vita. In ogni caso, fare la spesa al supermercato è aumentato in maniera inesorabile, e si calcola che gli italiani abbiano speso ben 3,9 miliardi di euro in più in questi ultimi cinque anni, numeri ovviamente impressionanti visto che fino al 2020 quell’ingente somma di denaro sarebbe rimaste nelle tasche dei nostri connazionali. Cook del Corriere della Sera ha voluto effettuare una prova concreta, confrontando uno scontrino del febbraio 2020, prima quindi del tristemente noto lockdown di marzo, e uno scontrino attuale, ripetendo la stessa identica spesa al supermercato.



SPESA AL SUPERMERCATO, QUANTO SI SPENDEVA NEL 2020?

Ebbene, a febbraio di cinque anni fa il totale segnava 66,95 euro, mentre oggi è pari a 84,60 euro, quindi ben il 26,4 per cento in più, che tradotto fa 17,65 euro. Si tratta di un incremento molto importante, che molte famiglie non sono purtroppo riuscite a sostenere, ritrovandosi così costrette a rivedere le proprie abitudini alimentari, eliminando quindi prodotti freschi e salutari in favore di altri confezionanti e poco adatti al nostro organismo.

Del resto la frutta e la verdura sono fra gli alimenti che maggiormente sono aumentati in questi cinque anni, a cominciare ad esempio dalle banane mignon, passate da 1,84 euro a 4,68 euro, quindi con una crescita del 154,3 per cento, mentre per i pomodorini ciliegini si è passati da 1,98 e 2,98 euro, esattamente un euro in più. Sono cresciute anche le fragole, da 4,38 euro al kg a 7,98, mentre l’insalata è rimasta uguale, con una media di 1,98 euro per busta. E gli altri prodotti? Anche il pesce è aumentato, a cominciare dal salmone, passato da 5,90 a 6,40 euro, così come le uova, che negli Stati Uniti stanno scarseggiando in questi mesi, cresciute del 23 per cento da 1,19 a 1,49.



SPESA AL SUPERMERCATO, COME SONO CAMBIATI I PREZZI: DAL LATTE ALLA CARNE

Cresciuto anche il latte, ma anche l’acqua, mentre è stranamente diminuita la carne bovina, calata del 4,5 per cento (da 4,73 a 4,5 euro), forse per via del fatto che negli ultimi anni il consumo della carne rossa è diminuita anche per la questione aviaria (che però colpisce i pollami) e quindi un certo scetticismo. Anche la pasta è aumentata, visto che oggi un kg costa in media quasi due euro, precisamente 1,98, contro gli 1,64 di cinque anni, quindi un incremento del 20,7 per cento. Per Federconsumatori si tratta di “incrementi significativi”, che pesano e non poco sul bilancio a fine mese delle famiglie, senza dimenticare l’olio, che è quello che è aumentato di più negli ultimi cinque anni, precisamente dell’81 per cento.

Un altro prodotto che è cresciuto rispetto al 2020 è stato il burro, salito del 23 per cento, e anche la farina, altro alimento che non manca mai nelle cucine italiane, è cresciuto del 19 per cento. Negli ultimi cinque anni, quindi, il potere di acquisto delle famiglie italiane si è ridotto notevolmente, visto che gli stipendi sono rimasti sostanzialmente gli stessi, mentre sono cresciuti i prezzi del cibo che ovviamente rappresenta un bene di primaria necessità.