La statua di Lisippo può tornare nel nostro Paese: a stabilirlo è stata la Corte di Strasburgo, secondo la quale Italia ha il diritto di chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso, presumibilmente realizzata da Lisippo. Questa si trova attualmente a Villa Getty a Malibu, in California. A stabilirlo, all’unanimità, è stata la Corte europea dei diritti umani: respinto dunque il ricorso della fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà. Per la Corte, dunque, vi è legittimità nell’azione intrapresa dall’Italia per recuperare l’opera d’arte che venne ritrovata al largo delle Marche, nell’Adriatico, nel 1964. La statua greca in bronzo venne acquistata dalla fondazione Getty nel 1977 per poi finire nel museo di Malibu, in California, spiega l’Ansa.
Secondo quanto stabilito dai giudici della Corte, la protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese rappresenta una priorità dal punto di vista giuridico. Rifacendosi a varie norme internazionali, inoltre, è stato sottolineato il diritto di contrastare l’esportazione illecita di beni che appartengono culturalmente a una Nazione. Inoltre, secondo i giudici, la fondazione si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”. Per questo la decisione di procedere con la confisca del bene “è stata proporzionata all’obiettivo di garantirne la restituzione“.
Statua greca di Lisippo, ok alla restituzione all’Italia dopo una lunga battaglia legale
Il caso della statua greca di Lisippo era finito nelle mani della Corte europea dei diritti umani dopo che nel 2018 la Cassazione in Italia aveva dato il via libera alla confisca disposta dal giudice del Tribunale di Pesaro. Contro questa decisione, la fondazione Getty aveva presentato ricorso alla Corte di Strasburgo. Quest’ultima, dopo anni, ha stabilito che l’Italia ha diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’atleta. L’opera era stata comprata nel 1977 dal Getty Museum per 3,98 milioni di dollari, con forti critiche e proteste da parte dell’Italia che ne ha sempre rivendicato la proprietà.
Come ricorda SkyTg24, la scultura fu pescata al largo di Fano, nelle Marche, nel 1964. Sul nostro suolo transitò senza un’adeguata denuncia alle autorità competenti, come Legge vorrebbe. Fu così esportata illegalmente e arrivò via nave a Boston, dove nel 1977 fu acquistata dalla fondazione Patty. Nel 2007 l’associazione Le Cento Città presentò un esposto alla Procura di Pesaro e da quel momento cominciò una battaglia legale che si è conclusa oggi con la sentenza della Corte di Strasburgo.