Uccide la moglie e le taglia la gola, ma viene incastrato da Alexa, l’assistente intelligente di Amazon. È quanto accaduto a Daniel White, 36enne scozzese che nei giorni scorsi è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Angie. Per assicurare l’uomo alla giustizia gli inquirenti si sono fatti aiutare da Alexa. La vicenda risale all’ottobre 2022, quando White strangolò la moglie e poi le tagliò la gola con un coltello Stanley. Dopo il delitto, fuggì a bordo della sua auto, poi chiamò la polizia per confessare l’omicidio.
«Abbiamo litigato e lei ha chiuso a chiave la porta, ha detto che mi voleva fuori. Tutto quello che volevo fare era prendere la mia roba e andarmene. L’ho fatta tacere», il movente fornito ai poliziotti. Quando gli agenti arrivarono nella loro casa di Swansea, trovarono la donna in camera da letto, in una pozza di sangue. Gli investigatori scoprirono che la coppia aveva installato Alexa di Amazon, dispositivo che viene attivato con i comandi vocali. Ebbene, il dispositivo ha consentito di ricostruire quanto accaduto con precisione.
OMICIDIO RICOSTRUITO ANCHE CON I COMANDI DI ALEXA
Il procuratore William Hughes ha dichiarato che la polizia ha scoperto che alle 3:03 di quella notte la donna era nella sua camera da letto, dove aveva detto: «Alexa, volume tre». Alle 03:16 venne registrata la voce di Daniel White che diceva: «Alexa fermati». Tornato al piano di sotto, in soggiorno, disse: «Accendi Alexa». Ma la registrazione ha colto la sua voce senza fiato. Questi sono stati i momenti in cui verosimilmente è andato a prendere il coltello. Alle 03:18 ha poi chiesto ad Alexa di accendere la luce elettrica risalendo in camera da letto. I vicini della coppia hanno confermato di aver udito rumori, grida e urla intorno alle 3 quella notte, poi di aver sentito la porta d’ingresso aprirsi e un’auto allontanarsi. Daniel White aveva una storia di violenza domestica, anche contro la moglie Angie. Peraltro, al momento dell’omicidio, l’uomo era in licenza dal carcere dopo essere stato condannato a 10 anni per stupro e aggressione. Il giudice che lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie lo ha definito «codardo». Infine, ha aggiunto sull’uomo che si era rifiutato di presentarsi in tribunale: «Non ha avuto il coraggio di affrontare la famiglia e gli amici della donna che ha ucciso, oltre ad essere un serio pericolo per tutte le donne».