“Sud contro Nord, fanno l’autonomia”/ Liti Regioni su riaperture: Zaia contro De Luca

- Silvana Palazzo

“Sud contro Nord, loro fanno l'autonomia”. Così Zaia replica a De Luca: liti tra Regioni sulle riaperture e sulla proposta di chiusura dei confini

luca zaia Luca Zaia, governatore del Veneto (LaPresse)

Dopo lo scontro tra Regioni e governo, l’emergenza coronavirus in Italia ci “regala” anche quello tra le stesse Regioni. Sembra di assistere ad un incredibile “tutti contro tutti” che sta producendo solo confusione tra i cittadini italiani. Le liti riguardano le riaperture, mentre sullo sfondo va in scena uno scambio di accuse tra Lombardia e Lazio per le Rsa. Ad andare all’attacco è Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Nel suo mirino c’è Vincenzo De Luca, governatore della Campania che nei giorni scorsi aveva parlato della possibilità di chiudere i confini della sua Regione. «Se alcuni presidenti chiudono i confini regionali allora fanno loro l’autonomia, non è Nord contro Sud, è Sud contro Nord», la replica di Zaia arrivata questa mattina. Il governatore veneto ha anche delineato lo scenario che si verrebbe a creare: «Mettetevi nei panni di un cittadino che sale in treno. Se si chiudono i confini regionali verranno tutti soppressi, il Frecciarossa sarà fermo, nessun tipo di trasporto verrà autorizzato, che proposta è?».

LITI REGIONI SU RIAPERTURE “SUD CONTRO NORD, FANNO L’AUTONOMIA”

Il governatore del Veneto comprende la volontà di «preservare un’area delicata, ad altissima popolosità o con persone a rischio». D’altra parte, ritiene incomprensibile la richiesta di chiudere i confini regionali. «Mi dicano come fare. E io non ho mai firmato ordinanze per chiudere». Nella polemica si è inserito anche il presidente della Regione Toscana, che però prende di mira il governo. «Decidere quando riaprire le imprese spetta al governo che dice che non è ora. Benissimo. Ma c’è una grande contraddizione con il fatto che con una semplice comunicazione alle prefetture stanno riaprendo centinaia di migliaia di aziende senza protocolli per la sicurezza, che solo in pochi casi sono stati elaborati», ha scritto su Facebook Enrico Rossi. Lo stesso Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e del comitato esecutivo dell’Oms, ritiene sia troppo preso per iniziare la Fase 2. «I numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase 1 che deve ancora finire. È assolutamente importante non affrettare e continuare».





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