La vuvuuela, la tromba sudafricana, in concerto. Se ancora non ne avete abbastanza della vuvuzela che sta allietando – si fa per dir e- le partite del mondiale 2010 in Sudafrica, ecco un estratto da un concerto per vuvuzuela tenuto dalle truppe americane in qualche occasione di gran gala. Sembra che l’unica cosa certa di questo strumento sia il suono fastidioso che essa produce. Per le sue origini, ci sono infatti motivazioni contrastanti. Secondo alcuni ha origini ancestrali. In origine si soffiava nei corni dei koudou, le antilopi, che venivano usati per radunare la gente nei villaggi. Questi strumenti ancestrali servivano anche per guidare gli eserciti in guerra, e quindi le loro repliche moderne fatte di plastica si adattano bene al clima di battaglia figurata che regna sui campi da calcio.
Lunga circa un metro, composta da tre pezzi, per altri invece non ha per nulla origini antichissime. Sarebbero state inventate da un signore sudafricano, Freddie “Saddam” Maake, negli anni Settanta: era una di quelle trombette con peretta di gomma che si montano sulle biciclette come campanello. All’inizio, essendo d’alluminio, la vuvuzela era vietata negli stadi, nonostante Saddam e i suoi amici la usassero per infastidire gli avversari. Nel 1989 Saddam trova un industriale che comincia a fabbricare vuvuzelas di plastica.