Nell’Uruguay che sogna la finale mondiale c’è un protagonista della panchina. Un personaggio che ha mantenuto a galla il calcio sudamericano, dopo le sconfitte di Maradona e Dunga. Lui è Oscar Washington Tabarez, allenatore della celeste. Nel 1996 fu cacciato da Berlusconi, dopo soli tre mesi di lavoro al Milan. Ma il maestro ( il soprannome del tecnico), non è in cerca di rivincite.
“Giuro che non sento questa situazione come una rivincita, è semplicemente un’altra tappa della mia vita. Il tempo è importante, ti aiuta a farti l’esperienza, mi sento più allenatore ora di vent’anni fa”. Già chi l’avrebbe mai detto che il piccolo Uruguay arrivasse così lontano, a rinverdire i fasti di una tradizione comunque molto importante.