Per 4 mensilità si potrebbe prevedere un taglio sulle pensioni già a partire da maggio o giugno 2025. L'addebito riguarda una vecchia misura del 2022.

A breve l’INPS ha comunicato ufficialmente un piccolo taglio pensioni 2025. Si tratta di una decurtazione di circa 50€ al mese entro un massimo di 4 mensilità. Il motivo della decisione sarebbe associato a delle somme pagate in eccesso circa 3 anni fa, nel 2022.

Il taglio potrebbe avvenire già sui cedolini di maggio o nel migliore dei casi a giugno, mentre coloro a cui potrebbe intaccare sono i pensionati che hanno conseguito dei redditi corrispondenti a 20.000€ o fino ad un massimo di 35.000€ annui.



Taglio pensioni 2025 fino a 200€

Al di là che il taglio pensioni 2025 avvenga a maggio oppure a giugno, l’INPS ha reso ufficiali i conteggi derivanti da trattenute e conguagli fiscali che potrebbero essere addebitati sui cedolini fino a 4 mensilità.

Complessivamente potrebbero esser addebitati 50€ al mese fino al raggiungimento totale di 200€ (considerando la rateizzazione delle 4 mensilità). Naturalmente l’addebito non avverrà senza preavviso, motivo per cui se non è stato notificato nulla o la vicenda non riguarda oppure verrà elaborata per il prossimo mese.



Nella fattispecie l’INPS provvederà ad inviare una comunicazione scritta via posta, e soltanto a chi ha goduto di un importo superiore a quello realmente spettante nel 2022.

Controllo anticipato

I pensionati come al solito, possono accedere al portale con la propria autenticazione digitale (CNS; CIE oppure SPID) e controllare nel proprio cassetto fiscale – anticipatamente – la somma di denaro che verrà elargita nel mese di competenza.

Il calcolo che potrebbe comportare al taglio sulle pensioni 2025 deriva da un precedente incentivo che era stato assegnato a chi percepiva misure assistenziali e previdenziali. Il contributo corrispondeva a 150€ o 200€ sulla base della dichiarazione reddituale presentata all’anno 2021.



Si trattava però, di un contributo una tantum previsto – temporaneamente perché privo di conguagli – ai titolari di reddito (già tassato Irpef) tra 20.000€ e massimo 35.000€.

Chi utilizza l’applicazione IO può verificare anche tramite il servizio SEND, che non vi sia arrivata alcuna comunicazione digitale su una eventuale decurtazione.