La Tari nel 2025 propone un costo differente che varia da città in città, nel frattempo l'Uil lancia l'allarme per il Mezzogiorno
Anche la Tari 2025 prevede degli importi che possono variare da città in città. A condurre una ricerca sui luoghi in cui la tassa per smaltire i rifiuti è più alta è stata Uil insieme a diverse politiche sociali impegnate a tutelare i cittadini italiani. Le differenze emerse durante lo studio sono sbalorditive.
Ricordiamo che la tassa sui rifiuti oggi denominata “Tari” è stata introdotta nel 2014, anno in cui sono state abolite le precedenti imposte anch’esse finalizzate a pagare i servizi per raccogliere e smaltire l’immondizia delle città italiane. Vediamo nell’articolo che segue che cosa ne è emerso.
Tari 2025 con importi più e meno cari
La Tari 2025 si prospetta più alta – a fronte delle analisi e dai dati emersi dalla ricerca – a Pisa, città in cui nel 2025 i nuclei familiari hanno pagato in media 595€. Una cifra completamente distaccata da quella erogata dai cittadini de La Spezia, la cui media è stata nettamente inferiore: 170€ per ciascun nucleo familiare.
Tuttavia la media nazionale è differente sia dai costi sostenuti dai cittadini di Pisa che da quelli de La Spezia, visto che sul territorio i nuclei pagherebbero all’incirca 337€ annui.
L’analisi ha incluso anche il forte l’impatto economico – con conseguente divario tra Nord e Sud – sui nuclei familiari. Secondo l’Unione Italiana del Lavoro la differenza rispettivamente dello 0,64% di impatto nelle Regioni del Nord e l’1,34% nelle Regioni del Sud (una differenza maggiore del doppio) è legata a delle infrastrutture inefficienti a dimezzare le spese per lo smaltimento.
Secondo Uil dunque, non si tratterebbe di una maggiorazione legata alla maggior quantità di rifiuti prodotta o all’efficienza dei servizi, bensì ai sistemi utilizzati per raccogliere e smaltire l’immondizia.
Le città meno e più care
Le città dove invece la tassa sui rifiuti costa meno sono Belluno, con una media di 186€ annuali, Novara che registra un costo medio di 189€, seguita da Brescia (195€), Ascoli Piceno dove la Tari è di circa 200€, a Trento 202€, Macerata 204€ ed infine Vercelli 205€, Udine 211€ e Pordenone con un costo pari a 214€.
Sia Roma che Milano si confermano nella media nazionale, totalizzando rispettivamente 326€ e nella città meneghina appena 306€.
Anche sul fronte rifiuti le città più disagiate i cui costi sono maggiorati sono quelle del Mezzogiorno, dove le infrastrutture, le tecniche e i macchinari adoperati non sono in linea coi tempi attuali, e dunque non sono in grado di abbattere le spese per smaltire i rifiuti (influenzando sul costo finale a carico dei cittadini).