Importante sentenza da parte del Consiglio di stato in merito ai rimborsi degli operatori telefonici sulle famose vecchie tariffe a 28 giorni. Secondo quanto stabilito dall’organo legislativo di cui sopra, i rimborsi dovranno essere automatici e non destinati solamente a chi li chiede esplicitamente. Con tale sentenza il Cds ha respinto un ricorso presentato dalla compagnia telefonica Vodafone, contro Agcom. La sentenza, come ricorda Repubblica, era in realtà già nota a luglio, ma è stata pubblicata solamente nelle scorse ore, evidenziando portata, effetti e destinatari. Stando a quanto stabilito dai giudici, “il passaggio coatto a tariffe 28 giorni – si legge – è stato sleale ed eversivo”. Come detto in apertura, la decisione è di vitale importanza in quanto si stabilisce chiaramente come dovranno essere effettuati i rimborsi. Per gli operatori si tratta di un danno ingente, calcolato in varie centinaia di milioni di euro, tenendo conto di una media di 20/30 euro per ogni utente.
TARIFFE 28 GIORNI, LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO DA’ MAGGIORE AUTORITA’ ALL’AGCOM
La sentenza è inoltre importante in quanto stabilisce chiaramente l’autorità di Agcom, che ora, come sottolinea ancora Repubblica nella sua versione online, “Si sentirà più confortata ad andare a fondo nella battaglia per i rimborsi automatici, fronte su cui sta lavorando a una procedura sanzionatoria sugli operatori”. Già in un recente passato l’Agcom aveva citato tre operatori telefonici dopo che gli stessi avevano cambiato i contratti in modo unilaterale agli utenti, sottolineando come gli stessi potessero modificare solamente le caratteristiche di servizi già previste, senza però aggiungerne di nuove o addirittura, rivoluzionare la natura del contratto. “Un altro effetto – conclude – è che l’Autorità ora potrebbe applicare il principio dell’indennizzo automatico di massa ad altri casi”. Fino ad oggi gli operatori hanno rimborsato solamente chi avesse fatto richiesta esplicita, circa il 5% dei consumatori: ora bisognerà rimborsare il restante 95%…